Buca del Tinello. Pronta a nuova vita

Nuovo progetto di rilancio e riqalificazione dell’area per renderla anche una meta per turisti e speleologi.

Buca del Tinello. Pronta a nuova vita

Buca del Tinello. Pronta a nuova vita

Scoperta nel 1996, esplorata fino al quinto sifone e sagolata per circa seicento metri, la piccola grotta sopra il borgo di Fornovolasco, nel comune di Fabbriche di Vergemoli, nota come "Buca del Tinello" sarà recuperata e valorizzata grazie a un progetto sostenute con risorse, complessivamente di 68mila 500euro, arrivate grazie a un bando del Pnrr. Un patrimonio di interesse ambientale la Buca del Tinello, sorgente di tipo carsico nella Turrite di Gallicano, dove vegeta, sulle pareti intorno alla sua entrata, una miriade di esemplari di fauna tipica del territorio come la felce e il capelvenere, tra gli altri.

Il progetto in questione prevede la riqualificazione del piazzale, la sostituzione della barriera protetta con materiali provenienti dal territorio, legno e ferro, la regolarizzazione dell’accessibilità all’ingresso della grotta e la realizzazione, al suo esterno, di un comodo parcheggio con apposita segnalazione QR Code, in modo da far visionare, tramite contenuti visivi e illustrativi dell’audio-guida, l’interno di questo incredibile sito naturale. "Questa grotta, luogo ideale per corsi di formazione e addestramenti – spiega il sindaco di Fabbriche di Vergemoli, Michele Giannini -, è attualmente sconosciuta a livello turistico a causa della scarsa segnalazione e della difficile praticabilità". "Con questo progetto - prosegue -, vogliamo intervenire per riqualificarne l’accesso e inserire al suo esterno un comodo parcheggio a pochi metri dall’entrata, Tramite questo ripristino, potremmo includere nel nostro pacchetto turistico anche iniziative legate al mondo della speleologia subacquea".

Fiorella Corti