Bulloni, si parte da piazza Anfiteatro. Il suolo pubblico diventa ”fisso“ e gli spazi per i locali si riducono

Via alla misura decisa dall’amministrazione per rivedere la gestione dello spazio occupato dai tavolini. Secondo l’analisi dello Studio Cinelli lo spazio occupato dai locali era superiore a quello concesso.

Bulloni, si parte da piazza Anfiteatro. Il suolo pubblico diventa ”fisso“ e gli spazi per i locali si riducono

I bulloni per il suolo pubblico debutteranno in piazza Anfiteatro (foto Alcide)

Le bullonature per delimitare gli spazi concessi come suolo pubblico agli esercizi partiranno da piazza Anfiteatro. Il Comune di Lucca ha trovato la quadra per definire il provvedimento destinato, come era una volta, a segnare con degli appositi bulloni gli spazi che bar e ristoranti hanno all’aperto e che sono soggetti a una concessione, troppe volte elusa attraverso l’apposizione, oltre lo spazio consentito, di altri tavoli e sedie.

La prima area che sarà coinvolta è proprio quella che ha subìto e subisce una presenza strabordante di arredi esterni dei locali, ovvero piazza Anfiteatro, dove le sedute di un locale si confondono con quelle del locale accanto tanto sono vicine. Una questione che ha finito nel tempo anche per creare tensioni tra gli stessi operatori.

Dalla produzione di un nuovo progetto di ripartizione realizzato dallo Studio Cinelli, è emerso che la somma degli sviluppi in metri delle superfici riportate nelle planimetrie degli esercenti risultava superiore allo sviluppo effettivo della fascia geometricamente compresa tra gli ingressi pubblici. In sostanza, lo spazio occupato era superiore. Ed è stata la premessa attraverso la quale il Comune, si legge nella determina dirigenziale, "considerati i vincoli di cui tenere conto (estensione delle superfici limitate dalla necessità di mantenere i corridoi nelle misure imposte dal regolamento e dalla necessità di non invadere le proiezioni antistanti gli ingressi pubblici) - non potendo altresì ovviamente sovrapporre tra loro le concessioni- si è pertanto proceduto a ripartire la riduzione da effettuare sull’eccedenza delle aree, in maniera proporzionale alle superfici di somministrazione interna degli esercizi rispetto a quelle richieste da ogni esercente, risultando quindi tale riduzione inferiore in capo a chi aveva minore sviluppo e maggiore in capo a chi ne aveva di più, come previsto dall’art.47, comma 6 del Regolamento".

Meno suolo, ma anche obbligo di uno spazio pari a 1,20 metri tra gli arredi di un locale e quelli del locale limitrofo.

"Tale fascia di occupazione – si legge nel provvedimento – dovrà interrompersi in corrispondenza degli ingressi pubblici, in modo da lasciare libero l’accesso e anche la visuale dell’intero Anfiteatro; inoltre, in ciascuno dei 4 quadranti così costituiti, individuati come porzione di anello tra due ingressi pubblici, dovrà ricavarsi un passo di larghezza minima ml. 1,20 tra le singole occupazioni".

Non solo: in scia alla moratoria ancora in corso, vengono esclusi spazi ulteriori così come "nuovi insediamenti, anche per trasferimento di sede, di esercizi commerciali, artigianali o di somministrazione di alimenti e bevande nella piazza".

Fabrizio Vincenti