REDAZIONE LUCCA

Buona l’idea di un premio alla memoria di Marchetti architetto e umorista

L'articolo esalta il talento e l'importanza dell'umorista Giorgio Marchetti, sottolineando la sua capacità di sdrammatizzare la realtà attraverso l'ironia. Si propone di istituire un premio in sua memoria per ispirare i giovani a guardare il mondo con occhi più positivi.

L'articolo esalta il talento e l'importanza dell'umorista Giorgio Marchetti, sottolineando la sua capacità di sdrammatizzare la realtà attraverso l'ironia. Si propone di istituire un premio in sua memoria per ispirare i giovani a guardare il mondo con occhi più positivi.

L'articolo esalta il talento e l'importanza dell'umorista Giorgio Marchetti, sottolineando la sua capacità di sdrammatizzare la realtà attraverso l'ironia. Si propone di istituire un premio in sua memoria per ispirare i giovani a guardare il mondo con occhi più positivi.

Per loro stessa ammissione, gli attori comici sono assai malinconici e tormentati. Ma è da questi stati d’animo che gli subentra dentro una reazione che li porta a rendere le loro scene ilari e divertenti. Cosa analoga accade agli scrittori satirici, che riescono ad esprimere le situazioni che raccontano, sotto una luce che mette alla berlina avvenimenti e personaggi. Arte in cui eccelleva l’architetto e scrittore umorista Giorgio Marchetti, passato a miglior vita il 7 settembre 2014, e al quale, giustamente, si è parlato di voler istituire un premio alla sua memoria. Crediamo che sarebbe molto utile ai giovani. Tramite le opere di Marchetti, vedrebbero forse il mondo che li circonda sotto un aspetto migliore. Marchetti sdrammatizzava gli eventi del quotidiano coi chiaro scuri di un’ironia che faceva ridere e riflettere.

Questo uno ei suoi punti di forza. Cogliere personaggi e avvenimenti nella sua essenza, per poi innalzargli attorno un alone di ironia, espressa con un linguaggio colorito, ma mai pesante. Animato da una forte passione civile, e amante delle belle cose, avrebbe voluto migliorare questo pazzo mondo, rendendolo piacevole anche ai pessimisti cronici. Chi ha avuto modo di conversare con lui, non può essergli sfuggito quanta importanza desse alla psicologia, in continua evoluzione, della massa, quindi della società, che faceva sua in chiave introspettiva. Era il materiale della sua ricerca, da cui, come un mago dal cilindro, estraeva battute e personaggi che ritroviamo nelle sue opere, che hanno fatto e continuano a fare storia.

Vincenzo Pardini