ALESSANDRO PISTOLESI
Cronaca

"Lucca-Viareggio in bus? Un labirinto"

Il nostro test insieme ai pendolari dopo lo stop ai treni

Uno dei bus sostitutivi

Lucca, 3 gennaio 2018 - In viale Cavour ci sono tre autobus schierati uno dietro l’altro, i pendolari si affrettano a salire, brontolando qualche parola di dissenso. Arie stanche, confuse e perplesse. Per fortuna ci sono gli addetti di Trenitalia, che aiutano i viaggiatori a schiarirsi le idee sugli orari, i biglietti e le navette sostitutive. Un labirinto nel quale è difficile orientarsi senza avere un po’ di dimestichezza.

Ore 14,30 di ieri pomeriggio, cronaca (frenetica) del primo giorno senza treni tra Lucca e Viareggio. I famosi bus alternativi sono in azione: tre mezzi da oltre 50 posti ciascuno. A bordo, pronti a partire, solo 20 utenti. Un numero che nei prossimi giorni è destinato a salire vertiginosamente. La prova di fuoco sarà lunedì, con la riapertura delle scuole.

Intanto qualche viaggiatore che ha già testato la navetta storce il naso. Tra i più critici Sara Furini, che abita a Pietrasanta, lavora in un negozio in centro a Lucca e tutti i giorni deve fare avanti e indietro. Su un’agendina ha appuntato tutti gli orari dei bus. «Impossibile trovare le giuste coincidenze, questi orari sono una mazzata», commenta senza troppi giri di parole. «Si dice tanto che Lucca è una città commerciale e poi si fa di tutto per mettere il bastone tra le ruote ai negozianti. Lo dimostra il fatto che gli orari delle navette sono tutti sballati rispetto ai passaggi dei treni. Un esempio? Chi chiude l’attività alle 20 poi deve aspettare 40 minuti al freddo prima che arrivi l’autobus. Lo stesso vale per le corse della mattina, orari scomodissimi e attese aumentate tra un passaggio e l’altro. Per non parlare di quei pullman che effettuano tutte le fermate. Non esiste fare Lucca-Viareggio in un’ora. Sarei disposta a pagare di più per un servizio efficiente, così invece è allucinante».

Il costo dell’abbonamento fa discutere parecchio. «I disagi si moltiplicheranno quando riapriranno le scuole - dice Valentino Dania - Sarebbe stato giusto un taglio sui costi. Perché pagare lo stesso prezzo se il servizio crea più malumori?».

L’alternativa al bus è il treno per Pisa, con i tempi che si dilatano. Servono infatti almeno 46 minuti per arrivare a Viareggio. Sulla banchina ferroviaria Simona Biagini sbuffa: «Se non era per un ragazzo che mi ha indicato il binario avrei sbagliato treno. Le indicazioni purtroppo sono frammentate. Arrivare a destinazione? Una giungla». E Sarah Sgherri la segue a ruota: «E’ scomodo arrivare fino a Pisa per andare a Viareggio. Tutto ciò si somma a eventuali ritardi, ai disagi, alle attese prolungate. E’ facile perdere la pazienza». 

«Tutto sommato il primo giorno è filato liscio - commenta Alfredo Califano - Il segreto? Informarsi e organizzarsi, per tempo. Sul sito ci sono tutte le informazioni dettagliate. Poi è questione di abitudine». Alla biglietteria della stazione raccontano di pendolari disorientati: «In tanti si sono fermati a chiedere indicazioni. E molti cadevano dalle nuvole, non sapendo che il biglietto del treno valeva anche per l’autobus». Prove generali per il grande caos atteso lunedì: il peggio, probabilmente, deve ancora venire.