Sono comparsi diversi giorni fa in via Olmi, ma anche in altre zone come via Fiumetto e al confine con Lido di Camaiore, suscitando un misto di curiosità e apprensione tra i passanti. Vassoi pieni di fiori rossi, pop-corn, candele, a volte anche bottiglie di vino. Il festival delle domande è partito all’istante, tra chi ha ipotizzato riti voodoo, bocconi avvelenati per gli animali o addirittura pratiche legate alla prostituzione tanto da consigliare di spargere del sale grosso tutto intorno a mo’ di esorcismo. Per fortuna a sbrogliare la matassa, specie sui social, ci ha pensato qualche bene informato, specificando che questo fenomeno in continua ascesa anche nel nostro territorio altro non è che un rito propiziatorio di origine afro-americana. In certi paesi lo praticano come buon auspicio per l’amore, il lavoro e la fertilità, in altri dandogli una valenza religiosa. Non a caso diversi vassoi “assortiti“ sono stati avvistati venerdì scorso, giorno dell’Annunciazione, confermando il probabile collegamento con la cosiddetta religione Quimbanda. Si tratterebbe, in sostanza, di un’offerta fatta a qualche divinità. Non di rado vengono trovare anche galline nere date in sacrificio, ingrediente che fa parte del rituale. L’unica seccatura, semmai, è il fatto che questi vassoi diventano dei rifiuti da smaltire, ma questa è un’altra storia.
d.m.