Sanità al collasso, Cgil e Uil tornano in piazza per l’intera giornalta di venerdì 16 che coinvolgerà i dipendenti dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest del comparto e della dirigenza. “Tutti i settori sono sotto pressione, a partire dal Pronto Soccorso – spiega Pietro Casciani, segretario Uil –, quest’anno in modo particolare per questo cocktail micidiale tra Covid e influenza. A ciò si sommano le lacune mai colmate e a cui anche questa finanziaria non provvede visto che non si tolgono i vincoli per l’assunzione del personale. Si parla di potenziare il territorio, ma con quali risorse? Rispetto all’ultimo sciopero che abbiamo fatto, quando Draghi era ancora premier, nulla è cambiato“. Nulla, a partire dall’università, sottolinea Casciani. “In pratica restano gli accessi a numero chiuso e quindi i laureati sono sempre in numero insufficiente rispetto alle lacune in organico“. Fattori che spingono sempre di più l’utenza verso il privato,. “La nostra sanità è un vanto a livello mondiale, parlare di convertirla al privato sarebbe eresia – dichiara il referente Cisl –. Certo è che se per visite e esami il cittadino continua a non trovare risposte nel pubblico, vediamo quanto tempo occorre per una risonanza magnetica, è chiaro che si rivolge al privato, ma non si tratta di scelta. Ci auguriamo che con gli emendamenti alla finanziaria si possa cambiare qualcosa“. Qualcosa da cambiare c’è anche a livello locale, dove resta il nodo dei parcheggi insufficienti al San Luca per il personale sanitario, spesso costretto all’attesa in fila soprattutto nel cambio turno. “Abbiamo rassicurazioni dal Comune che presto verrà calendarizzato il consiglio comunale sulla questione parcheggio al San Luca – annuncia Casciani –. Servono 100 stalli in più e si possono trovare sfruttando l’area del mai nato elisoccorso, il parcheggio davanti alla Coop, lungo la viabilità, e una parte dei posti attualmente gestiti a pagamento dal concessionario“.
Questioni aperte mentre si avvicina il “D-Day“ della sanità. Per venerdì l’Asl prevede disagi nell’erogazione dei servizi sanitari (esami, ambulatori ecc) e amministrativi (prenotazione esami, accettazione ecc). Come previsto dalla normativa vigente, saranno comunque garantiti tutti i servizi minimi essenziali previsti per il settore della Sanità e, per quanto riguarda le attività connesse all’assistenza diretta ai degenti, sarà data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili.
L.S.