Capannori (Lucca), 8 gennaio 2025 – Ancora una vittima sul lavoro, ancora un lutto in fabbrica, anche se al momento la dinamica non sembra quella di un classico infortunio. La tragedia è avvenuta ieri sera intorno alle 20.15 all’interno dello stabilimento della cartiera Smurfit Kappa in via Pesciatina a Lunata. Una tragedia che si sarebbe consumata senza testimoni.
La vittima è Kaja Artan, autotrasportatore 52enne di origine albanese residente nel comune di Capannori con moglie e due figli. Sul posto sono intervenuti l’auto medica del 118 di Lucca, l’ambulanza della Croce Rossa di Lucca, i carabinieri, gli operatori della prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro (Pisll). Sul momento si era pensato a una fatale caduta dall’alto, forse dal muletto che manovrava, ma in realtà secondo gli accertamenti successivi si sarebbe trattato di un fatale malore, un infarto che non gli ha purtroppo lasciato scampo.
A trovare a terra il corpo ormai senza vita del 52enne è stata proprio la moglie che lavora come addetta alle pulizie nello stabilimento. La donna sotto choc ha avvisato gli altri operai della Smurfit Kappa che hanno subito dato l’allarme alla centrale operativa del 118. Ma quando i soccorritori sono giunti sul posto in via Pesciatina a Lunata ormai per lui non c’era più nulla da fare, purtroppo. Sconvolti dall’accaduto anche i dipendenti della cartiera, quasi increduli per una fine così repentina di un lavoratore molto conosciuto e stimato da tutti.
Kaja Artan era titolare di una piccola impresa di trasporti e movimentazione merci, la “Tony Service“ con sede in via Pesciatina 208 a Lunata proprio davanti alla cartiera dove è avvenuta la tragedia. Lavorava come terzista per la Smurfit Kappa: era addetto alla movimentazione delle merci con i pallet e per questo si trovava nello stabilimento di Lunata.