REDAZIONE LUCCA

Capannori, 60enne positivo al coronavirus

Il sindaco su Facebook: "Non c'è motivo di allarmarsi: le persone che devono stare monitorate sono quelle che ci sono state a stretto contatto"

Un laboratorio

Un laboratorio

Capannori (Lucca), 3 marzo 2020 - Tra i sei nuovi casi di positivtà al coronavirus segnalati dalla regione Toscana c'è anche un uomo di 60 anni che vive a Capannori, familiare di una persona ricoverata a Piacenza, risultata positiva al test del Covid-19.

L’uomo di Capannori, che ha subito avvertito l’Asl di aver avuto contatti con una persona positiva, è già in quarantena. In particolare, l’uomo presentava un leggero stato febbrile (ma non problemi respiratori particolari). Gli operatori dell’Igiene e Sanità Pubblica della Asl territorialmente competente hanno effettuato, pertanto, nella giornata di ieri, il tampone, che ha dato esito positivo, in attesa di validazione da parte dell’Istituto superiore di sanità.

"E' stato registrato il primo caso di contagio nel territorio comunale di Capannori - scrive su Facebook il sindaco Luca Menesini - Una persona residente nel Capannorese è risultata positiva al test. Si tratta dell'uomo della coppia messa in quarantena ieri: la moglie risulta invece negativa. L'uomo ha segnalato all'Asl le persone con cui è stato a stretto contatto, quindi la procedura per limitare il contagio è attiva. Per fortuna, in Toscana siamo di fronte a singoli casi, legati a contatti con persone del Nord Italia. Non chiedetemi chi è, perché non è importante: chi doveva essere avvistato perché stato a contatto con l'uomo è stato avvistato. Tutti gli altri devono stare tranquilli e seguire i comportamenti responsabili che abbiamo detto più volte".

"È mio dovere - dice ancora - dare ai cittadini tutte le informazioni utili e lo faccio; è mio dovere anche tutelare le persone che hanno contratto il virus perché non solo non hanno colpe, ma meritano anche tutta la solidarietà che la nostra grande comunità sa esprimere. Le persone che dichiarano di essere state a contatto con qualcuno poi risultato positivo, o che risultano loro stesse positive vanno ringraziate perché stanno aiutando il sistema sanitario a ridurre i contagi. Non c'è motivo di allarmarsi: le persone che devono stare monitorate sono quelle che ci sono state a stretto contatto. Con la Regione e l'Asl stiamo controllando la situazione minuto per minuto".