Si apre la campagna elettorale e parte la corsa di quello che è il primo candidato a sindaco di Capannori a scendere in campo in vista delle elezioni comunali del 2024. Sabato 16 dicembre, alle ore 11, infatti, la lista civica “Capannori Cambia“ presenta il proprio candidato primo cittadino. Dagli ambienti vicini alla lista, alcuni indicano, o almeno si augurano sia, Paolo Rontani, ex consigliere Udc, uomo di lunga esperienza politica. E in effetti tutti gli indizi pare proprio portino a lui. Raggiunto telefonicamente, Rontani non conferma e non smentisce di essere lui il probabile candidato, ma invita a presentarsi all’Hotel Country Club, in via Pesciatina 874, sabato mattina anche per conoscere meglio la lista civica, che dice aperta a tutti, e i suoi programmi.
Rontani, “Capannori Cambia“ si posiziona già in un’area definita?
"Siamo una vera lista civica. Molti di noi non hanno mai seguito direttamente la politica, non hanno mai avuto tessere di partito. Sono persone che si sono ritrovate che vogliono davvero rendersi protagoniste della vita sociale e politica del territorio. Ci riconosciamo nell’area moderata e centrista, ma non precisamente in un partito politico esistente. Personalmente per anni sono stato consigliere di opposizione, ho sempre mantenuto la barra dritta e non mi sono mai lasciato convincere a facili salti politici. Siamo aperti a tutti non ci sono preclusioni di sorta, ma la risposta sta anche nella coerenza che io stesso rappresento".
Oltre al nome del candidato sindaco quali sono i punti focali che presenterete rispetto a un programma ancora ovviamente in costruzione?
"Il programma sarà sicuramente incentrato sui problemi reali della quotidianità che ciascun cittadino vede e affronta. Non ci interessano i progetti faranonici. Guardiamo al decoro urbano, alla sicurezza, alla condizione delle strade, per non parlare dei rifiuti, perché così come è gestita la raccolta al momento non è soddisfacente perché crea molto degrado, mentre l’azienda come è strutturata non sta funzionando".
Da dove partire per cambiare Capannori?
"Certamente dal bilancio: per puntare ad una gestione equilibrata ed oculata, che punti all’eliminazione degli sprechi. Sono stati accesi mutui che si ripercuoteranno per 30 anni sulle sorti dell’amministrazione e ricadranno sui cittadini".
Barbara Di Cesare