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Carcasse di animali nei sacchetti Rabbia e paura tra i residenti "Questa non è una discarica"

Succede nella località Ribocco, dove sono stati abbandonati. I resti rimossi nella serata di ieri

Carcasse di animali nei sacchetti Rabbia e paura tra i residenti "Questa non è una discarica"

Ritrovamenti per certi versi anche macabri. Sì, perché di piccoli o grandi abbandoni di rifiuti di vario genere ce ne sono ovunque e in qualunque Comune. Ma trovare sacchetti con all’interno animali morti è diverso: la questione comincia a diventare più pesante. Accade in località Ribocco, nel territorio di Altopascio.

"Non è una discarica, si tratta di terreno adiacente al bosco, eppure non è la prima volta che vengono abbandonati animali nei sacchetti, cani, gatti e ora addirittura due polli spellati – affermano alcuni cittadini - non abbiamo più parole. Un fatto di una inciviltà unica, ma forse bisognerebbe anche definirla in altro modo. Si andrebbero a toccare anche ulteriori aspetti. Quindi vorremmo chiedere a chi di dovere di passare a fare un giro visto che paghiamo le tasse come gli altri – dichiarano i residenti – mettiamo delle telecamere per scoprire chi si rende protagonista di tutto ciò. Attendiamo risposte, perché adesso servono fatti concreti".

Una notizia che lascia di stucco, documentata anche sui social. Ieri in serata i rifiuti sono stati finalmente rimossi, ma sorgono, spontanee, diverse domande. Gli animali sono morti per malattia? Se sì si possono creare problemi di igiene e non solo? La legge parla chiaro su come comportarsi. Bisogna chiamare il veterinario (o portargli l’animale in clinica) affinché certifichi ufficialmente la morte dell’animale. Facciamo l’esempio del cane, l’animale più diffuso. Se Fido aveva un tatuaggio o un microchip su cui era registrata la sua identità, il veterinario rilascerà un certificato di decesso purché lo abbia prima constatato personalmente. Il certificato andrà portato all’Asl entro un certo termine, dai 3 ai 15 giorni a seconda delle disposizioni di ogni singola Azienda sanitaria locale. Il cane, a questo punto, verrà cancellato dall’anagrafe. Per il gatto, invece, non è necessario alcun certificato.

Cani e gatti si possono seppellire in giardino se non sono morti per malattia infettiva, altrimenti la decomposizione potrebbe, addirittura, inquinare le falde acquifere. C’è anche la cremazione, a pagamento, oppure con certificato del veterinario ci si può recare al cimitero degli animali, laddove esiste.

Massimo Stefanini