
La Regina Elisabetta II non è mai passata da Lucca, ma il figlio Carlo, ora nuovo Re d’inghilterra, fu invece protagonista di una bella e intensa visita alla nostra città nell’aprile 1986. Lo stesso anno, in estate, toccò anche alla Regina Madre, Elizabeth Angela Marguerite Bowes-Lyon, passeggiare per Lucca e gustare scorci cittadini e piatti tipici. Le due visite sono state immortalate dalle foto di “Alcide“ che in parte vedete in questa pagina. Sia Carlo che la Regina Madre rimasero affascinati da Lucca.
Una traccia del passaggio di Carlo d’Inghilterra la si può notare nella piccola bacheca esposta nella pasticceria Taddeucci in piazza San Michele, dove compaiono alcune foto e un articolo della Nazione. Carlo arrivò in città con un doppiopetto verde scuro e pantaloni bianchi e un braccio al collo. Fu accolto dal sindaco Piero Baccelli davanti alla Cattedrale di San Martino e sostò poi davanti al Volto Santo e alla tomba di Ilaria del Carretto, insieme alla marchesa Bona Frescobaldi e alla figlia Fiammetta. Poi una passeggiata nelle vie del centro, in vetta alla Torre Guinigi e poi in piazza San Michele, dove Carlo a sorpresa si infilò nella pasticceria “Taddeucci“ dove assaggiò il buccellato (definendolo “gustoso!“) e il vin santo.
E c’è un curioso aneddoto intorno a queste immagini scattate dentro la pasticceria. Il rigido cordone di sicurezza non consentiva infatti di avvicinarsi a Carlo, ma un giovane e scaltro fotografo, Alessandro Mimmo Tosi, riuscì ad infilarsi nella pasticceria e a scattare tre foto: “Sono il figlio del sindaco...“ disse alla security. E il sindaco Baccelli, sorridendo, confermò. Ed ecco così le foto esclusive di “Alcide“.
Altre immagini, sempre di foto Alcide, mostrano la Regina Madre (scomparsa nel 2002 a 102 anni) nell’estate 1986 a passeggio in Anfiteatro seguita da un’ampia scorta, in piazza Scalpellini per scegliere un cappello di paglia e a cena da Solferino a San Macario, il locale di Sauro e Giampiero Gemignani. La Regina Madre fece poi ritorno in Rolls-Royce alla tenuta di San Rossore del Duca Salviati.
Paolo Pacini