‘Cas‘ ad Antraccoli. La Misericordia fa retromarcia

L’associazione non realizzerà il centro di accoglienza nella corte. La decisione dopo mesi di pressing dei residenti e della politica.

‘Cas‘ ad Antraccoli. La Misericordia fa retromarcia

Una delle tante manifestazioni di protesta dei mesi scorsi ad Antraccoli

Stop al Cas in una piccola corte di Antraccoli: il progetto di collocare una quarantina di richiedenti asilo all’interno di un edificio in via dei Paladini finisce in soffitta dopo mesi di proteste degli abitanti. I locali che l’Arciconfraternita di Misericordia di Lucca aveva preso in locazione per l’accoglienza dei richiedenti asilo, saranno utilizzati per finalità sociali.

E’ la scelta di buonsenso emersa dall’esito di diversi incontri tenutisi presso la Prefettura di Lucca a cui hanno partecipato i rappresentanti dell’amministrazione comunale e della Misericordia: ad annunciarlo è la stessa Prefettura.

"Nei giorni scorsi – si legge in una nota – Comune e Misericordia hanno siglato un’intesa nella quale vengono individuati i termini e le modalità di utilizzo della casa dove saranno accolte le famiglie in difficoltà residenti sul territorio. L’accordo consentirà al Comune di potenziare l’offerta abitativa a fronte di una crescente domanda ai servizi sociali, affidandone la gestione alla suddetta Associazione".

Ne ha preso atto il prefetto Giusi Scaduto che oggi ha voluto incontrare i cittadini residenti in corte Antraccoli, insieme al sindaco Mario Pardini, all’assessore Giovanni Minniti e al proposto della Misericordia Luca Papeschi. Il sindaco e l’assessore Minniti, si legge sempre nella nota della Prefettura, hanno ringraziato il prefetto di Lucca e la Misericordia per aver consentito un diverso utilizzo dell’immobile per far fronte all’emergenza del disagio abitativo temporaneo. Si chiude così una storia che per diversi mesi aveva generato proteste e preoccupazioni sfociate in assemblee pubbliche, in raccolte di firme e nella richiesta di un intervento delle istituzioni affinché il percorso avviato venisse interrotto.