Casa “Mandorla“ alle Barbantini. Nasce la comunità alloggio protetta per venti persone con disabilità

Cantiere ultimato in via Elisa, due milioni e 400mila della Fondazione Crl: in autunno i primi ospiti. Il governatore Giani: “Grande capacità di concretezza nell’ottica di non lasciare indietro nessuno“.

Casa “Mandorla“ alle Barbantini. Nasce la comunità alloggio protetta per venti persone con disabilità

Casa “Mandorla“ alle Barbantini. Nasce la comunità alloggio protetta per venti persone con disabilità

Un intervento da 2 milioni e 400mila euro interamente finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, e portato a buon fine in meno di due anni. Il cantiere restituisce alla città un immobile di grande valore architettonico, messo a disposizione dalla Congregazione delle Suore Ministre degli Infermi di San Camillo (Barbantini), in una porzione del Monastero di Santissima Trinità all’interno dell’isolato compreso tra via Elisa, via del Fosso, via del Calcio e via San Micheletto.

E soprattutto lo restituisce a 20 persone che hanno necessità di residenze assistite secondo il progetto “Dopo di noi“. Si chiamerà “Casa Mandorla“, il guscio protettivo esterno che nasconde il seme pronto a germogliare, quella che fu, dal 1845, la sede operativa di Maria Domenica Brun Barbantini. Un lavoro poderoso, gli ambienti interrati riportati a un’altezza che consentono di ricavare locali di servizio, il piano terra per le attività da condividere anche con la città e tre piani con tre appartamenti, due autonomi per un totale di 16 posti dedicati all’accoglienza di persone adulte con disabilità di media complessità che necessitano di supporto per la vita in autonomia. E un terzo appartamento per 4 persone, dove verrà allestita una “palestra di autonomia” dove le persone con disabilità che ancora abitano in contesti familiari potranno sviluppare capacità per emanciparsi e inserirsi in un contesto di comunità. Una giornata di festa, che ha visto commossa Lucia Corrieri Puliti, presidente della Fondazione Coesione Sociale.

Non è voluto mancare il governatore Eugenio Giani: “Grazie alla Fondazione per la capacità di intervento che dimostra a ogni occasione in modo sempre concreto“. I ringraziamenti anche del sindaco Mario Pardini e del suo vice Minniti.

Erano presenti l’assessore regionale Stefano Baccelli, Vania Nottoli, past president e socia di Anffas Lucca, Sara D’Ambrosio per la Provincia e i direttori delle tre zone Distretto dell’Azienda Usl Toscana nord ovest. Per il Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità la presidente Piera Nobili e Elena Piantanida. L’organizzazione della Comunità Alloggio sarà curata da Fondazione Coesione Sociale attraverso una propria Impresa sociale, in collaborazione con Anffas e con il contributo delle cooperative sociali Essequ e La Salute. Porte aperte dal prossimo autunno.

Laura Sartini