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Una casa di riposo (foto di repertorio)
Lucca, 8 gennaio 2016 - Trenta esuberi tra il personale delle case di riposo comunali. La protesta non si fa attendere: scatta lo stato di agitazione, sostenuto da Uil Fpl, Cgil Fp che, al termine dell’assemblea sindacale che si è svolta ieri, hanno sottoscritto una nota congiunta con cui, appunto, dichiarano aperto lo stato di agitazione. Tutto discende, come spiegano Massari (Cgil) e Casciani (Uil) dal capitolato relativo alla concessione per la gestione delle residenze per anziani, le Rsa. «L’assemblea è stata molto partecipata – riferiscono i vertici sindacali di categoria – e sono emerse in maniera forte le criticità derivanti dalla scelta del Comune di Lucca. E’ assolutamente allarmante il fatto che non si sia presentata alla gara la coop KCS che dal 2003 gestisce in regime di appalto le tre case di riposo, Pia Casa, Monte San Quirico e Villa Santa Maria. Non può sfuggire riguardo a questo che la coop KCS conosca meglio di qualsiasi altra realtà societaria le problematiche organizzative e gestionali delle strutture stesse». Secondo le organizzazioni dal capitolato si evince che gli aspetti economici hanno un peso preponderante riguardo agli aspetti qualitativi del progetto e che risultano difficilmente realizzabili le entrate previste.
«Anche nel caso in cui si realizzassero le migliori aspettative – puntualizzano – si determinerebbe comunque a nostro avviso un esubero di proporzioni rilevanti di personale. Dalle nostre simulazioni si aprirebbe uno scenario a dir poco drammatico consistente in circa 30 esuberi. In questo caso, a poco servirebbe la clausola sociale inserita nel capitolato e raggiunta con l’importante mediazione del Prefetto di Lucca. Ciò determinerebbe, ed è bene che la cittadinanza, le istituzioni ed il livello politico ne siano consapevoli, anche un abbassamento drastico dei livelli di assistenza per gli ospiti delle due strutture attualmente a gara: Casa Pia e Monte San Quirico». «Tutto ciò è ovviamente inaccettabile – sottolineano i referenti di Cgil e Uil, rispettivamente Michele Massari e Pietro Casciani– come avevamo già ampiamente sollevato anche con manifestazioni pubbliche qualche mese fa, in occasione della scelta del Comune di Lucca di procedere ad una concessione invece di un appalto. La decisione dell’assemblea è stata unanime in direzione della richiesta immediata di incontro presso la prefettura di Lucca allo scopo di far recedere il Comune da una scelta che creerebbe disoccupazione da una parte e grave disservizio dall’altra».