
Un centro per l'impiego
Lucca, 20 dicembre 2016 - Ancora un anno nero a Lucca per quanto riguarda i dati sulla cassa integrazione. A dirlo è la decima analisi relativa al mese di ottobre inserita nel report nazionale della Uil, che accende i riflettori sulla situazione di Lucca e Massa Carrara. Secondo il rapporto la cassa integrazione sale, contenuta a un +10,3% in confronto a settembre, anche se l’inversione di tendenza è ancora lontana. A spiegare i numeri è Franco Borghini, segretario della Uil Area Nord Toscana. “Sebbene in diminuzione rispetto al 2015 i dati della cassa integrazione, pur con variazioni mensili spesso sensibili, rimangono costantemente alti, segno che complessivamente la crisi, sebbene attenuata, permane. Rispetto a settembre le ore di cassa integrazione richiesta nel mese di ottobre (ordinaria, straordinaria, in deroga) registra un aumento del 7% con un totale nazionale di 43,5 milioni (pari a circa 256.000 posti di lavoro salvaguardati). Il problema è che invece si assiste a un aumento della cassa integrazione straordinaria, aumentata del 22%. Stiamo parlando dello strumento principale per governare le ristrutturazioni aziendali. Il segnale non è certo incoraggiante”.
Passando ai dati provinciali, “Lucca a ottobre rispetto a settembre ore cassa complessive 195.379 (+13,3%) – prosegue Borghini -. Sia a Lucca sia a Massa Carrara registriamo un aumento su base mensile sensibile con una forte accentuazione a Massa Carrara che, pur essendo provincia più piccola, richiede rispetto a Lucca oltre 90.000 ore di cassa integrazione. Questo la dice lunga sulla profondità della crisi apuana”. C’è certamente una lettura più approfondita da fare e la Uil Area Nord Toscana prova a interpretare le variazioni dei dati tastando il polso ai vari settori produttivi e per il territorio apuano l’impennata corrisponde alla fine dei lavori stagionali: “Per Lucca possiamo dire che permane una situazione di crisi meno accentuata ma evidentemente ancora lontana da una vera svolta”.