L’associazione del Cav (Corpo antincendio volontario) di Pieve Fosciana si avvia a festeggiare il cinquantesimo anno di attività con una serie di iniziative che si concluderanno nel novembre 2025 . Oggi il Cav, una associazione di volontariato tra le più dinamiche ed attive della provincia di Lucca, è diretto dal geologo Amerino Pieroni (in foto), già sindaco di Pieve Fosciana ed è ancora molto attivo in continua sinergia con altre associazioni della Garfagnana nate successivamente e con gli enti pubblici, a cominciare dalla Protezione Civile dell’Unione Comuni Garfagnana. La prima sede fu in una casa privata nel centro di Pieve Fosciana, poi in un prefabbricato trasportato dal Friuli dopo il terremoto del 1976 e infine il nuovo capannone di Ortomurato. Era il 1975 ed in poco tempo Pieve Fosciana fu funestata da tre incendi che avevano distrutto una casa, una capanna ed una segheria del legno.
Allora il nucleo più vicino dei vigili del fuoco si trovava a Lucca. Pertanto un gruppo di volontari pievarini decise di costituire delle squadre attrezzate per intervenire in caso di necessità. Da allora è stato un crescendo di attività e di collaborazioni con le Istituzioni e gli Enti preposti, verso i quali il Cav funge anche da coscienza critica, da pungolo e da stimolo propositivi.
In contemporanea il Cav ha allestito squadre di volontari altamente preparate, competenti e dotate di mezzi e attrezzature moderne e funzionali e comunque all‘altezza della situazione. Infine il capolavoro dei volontari del Cav con la costruzione del Centro di Coordinamento della Protezione Civile della Garfagnana in località Ortomurato, che qualcuno, a suo tempo, lo riteneva una realizzazione impossibile. Invece, grazie alla collaborazione degli altri gruppi di volontariato e degli Enti pubblici, il progetto fu approvato e nel volgere di un paio d‘anni la struttura fu completata e tuttora fa bella mostra di sé nella zona della Protezione Civile sul Piano della Pieve.
Da parte della Regione Toscana più volte tale struttura è stata indicata come esempio e modello.
Dino Magistrelli