“No al centro accoglienza“. Antraccoli, incontro con il sindaco per bloccare il progetto “Cas“

Oltre cento residenti della zona hanno chiesto a Pardini di attivarsi con il prefetto. Contestata la scelta della Misericordia di aprire una struttura capace di ospitare 40 richiedenti asilo

Un momento dell’incontro con il sindaco ad Antraccoli (foto Alcide)

Un momento dell’incontro con il sindaco ad Antraccoli (foto Alcide)

Lucca, 26 settembre 2024 – “Sindaco, abbiamo bisogno del suo aiuto: ci dia una mano, perché il centro di accoglienza con 40 immigrati non può sorgere qui”: oltre 100 persone si sono radunate martedì sera nella prima corte di via Paladini, ad Antraccoli, per ricevere il sindaco Pardini e manifestargli tutta la loro contrarietà alla scelta della Prefettura di collocare 40 immigrati appena identificati e sbarcati in una casa presa in affitto dalla Misericordia di Lucca.

La struttura, che sorge su un lato della corte, non ha spazi esterni né giardino, e all’interno, nonostante le tendine, ,è già tutto sia pronto: letti a castello accatastati uno accanto all’altro, in spazi evidentemente minimi. L’ipotesi ha provocato una vera e propria rivolta in paese: in poco tempo sono state raccolte oltre 200 firme per dire no alla sistemazione di un numero così elevato di persone in un ambiente ridotto e in una piccola corte dove sono presenti anche alcuni ragazzi con problemi di disabilità. Un contesto non semplice, come hanno ricordato alcuni dei paesani amareggiati dal comportamento della Misericordia e della Prefettura.

“Non ha senso collocarli in questa casa – ha spiegato uno dei residenti – che la Misercordia ha preso in affitto da un appartenente alla Polizia. E’ nato tutto male, con i lavori effettuati in gran segreto, e quando abbiamo chiesto chiarimenti, inizialmente è stato negato tutto. Poi abbiamo deciso di incontrare i vertici della Misericordia, preposto in testa, il quale ci ha spiegato che non hanno soldi per controllarli, che si limiteranno a mettere la struttura a disposizione, a dargli alcuni rudimenti di italiano e a portare il vitto e poi queste persone, senza nemmeno uno spazio esterno, non avranno nessuno tipo di ulteriore assistenza. Il preposto, oltretutto, aveva affermato che sarebbero stati 15, solo confrontandoci con la Prefettura abbiamo saputo che erano 40, una chiara manifestazione di inaffidabilità”.

Non che l’incontro in Prefettura sia andato meglio, a quanto hanno riferito i residenti. “Non siamo certo razzisti – aggiunge un’altra residente – abbiamo ribadito anche in Prefettura che siamo disponibili a accogliere persone straniere, ma non in questi numeri e con queste modalità. Ci è stato risposto: ma ci farete amicizia. Il problema è che da queste situazioni qualcuno prende soldi, ovviamente senza nemmeno tenere conto delle difficoltà che si creano”. Euro più euro meno, è un’operazione da mezzo milione di euro l’anno: per ogni ospite vengono versati oltre 30 euro al giorno.

Pardini, accompagnato dal capo di gabinetto Placido e dai consiglieri comunali Di Vito e Ricci (Forza Italia), Del Barga e Simi (Difendere Lucca), Pasquinelli (Lega) e Moschini (Fratelli d’Italia di Capannori) ha ascoltato i residenti per circa un’ora. Il malessere è forte, come testimonia il gran numero dei presenti. “Non faremo finta di nulla – ha replicato il sindaco – non avevamo ancora vista la struttura e mi farò portavoce affinché anche il prefetto, che è persona molto disponibile, la veda con i suoi occhi: le criticità sono oggettive. Per ora prendo l’impegno che non venga fatto nulla sino a un nuovo incontro, siamo sicuri possa essere trovata un’altra soluzione”.

Fabrizio Vincenti