Centrodestra in alto mare. Nuovo ‘no‘ di Santini ancora manca il candidato

A quattro mesi dal voto lo schieramento sembra lontano da una candidatura unitaria: pesa lo strappo di Rontani e l’ennesimo rifiuto dall’assessore lucchese.

Centrodestra in alto mare. Nuovo ‘no‘ di Santini ancora manca il candidato

Centrodestra in alto mare. Nuovo ‘no‘ di Santini ancora manca il candidato

A 128 giorni dall’esame delle urne per eleggere il nuovo sindaco e il consiglio comunale, la fibrillazione aumenta nel centrodestra a Capannori. O meglio, nella ‘sola‘ destra. Sì, perché l’area moderata ha già il suo candidato, Paolo Rontani, ex Udc, ex consigliere ed esperto della macchina amministrativa, commercialista, che si è candidato con una lista civica già prima di Natale, con largo anticipo su tutti.

Sull’altro fronte, quello meno civico e più specificatamente politico, ci sono ancora elementi da valutare. Nonostante i buoni propositi, con una conferenza stampa il primo agosto 2023, in cui tutti i partiti (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia), illustrarono la volontà di partecipare uniti alla competizione elettorale annunciando un calendario di incontri con la popolazione, la situazione è ancora fluida.

Si pensava che ormai a febbraio il candidato a sindaco già stati scelto – come nel centrosinistra – ma invece non è così e ancora si è in alto mare. Forse la mossa di Rontani ha scombinato i piani, ma i partiti di destra adesso devono prendere una decisione. Ricordiamo infatti, che nel 2019, il candidato unico, Salvadore Bartolomei della Lega, (all’epoca soggetto politico egemone in Italia), venne ufficializzato a marzo, due mesi prima delle elezioni dopo un tira e molla durato mesi. Il tempo c’è ancora ma gli estremi tentativi di convincere l’assessore di Lucca Remo Santini – il quale è ormai al terzo ‘no’ consecutivo – dimostrano che una soluzione che convince tutti non c’è. E’ chiaro che Matteo Petrini, ma anche Elisabetta Triggiani, una volta eclissatasi l’ipotesi Santini, appaiono in pole position, così come non ci piove sul fatto che la scelta è nelle mani di Fratelli d’Italia e che sarà uno di loro a sfidare Giordano Del Chiaro, "erede politico" di Menesini, per cercare di diventare primo cittadino. L’occasione è ghiotta, perché il centrodestra, che a Capannori perde ininterrottamente dal 1999, non ha di fronte il sindaco uscente, come accadde nel 2019 quando Menesini si impose in tutte le sezioni.

A Capannori spesso fondamentali sono stati i moderati. Come successo cinque anni fa, anche l’8 e 9 giugno prossimi avremo l’election day: i capannoresi daranno il loro consenso "ideologico" per le Europee, ma per le comunali lo affideranno alla persona. E’ sempre andata così. Il tempo stringe ormai. Bisogna capire chi è il candidato politico e poi mediare con Rontani. La chiave è qui. Andare divisi, partiti e area di centro, in attesa del ballottaggio replicando il modello Lucca, porterà dividendi o consegnerà la vittoria a Del Chiaro?

Massimo Stefanini