LUCA GALEOTTI
Cronaca

"Cesio nelle polveri di lavorazione". Kme ha attivato subito le autorità

L’azienda: "I rilievi che hanno evidenziato valori prossimi alla radioattività media che esiste in natura"

I vigili del fuoco sono intervenuti subito nel pomeriggio di lunedì nella sede della Kme di Forcaci di Barga non appena avvisati dello sforamento dei livelli del cesio

I vigili del fuoco sono intervenuti subito nel pomeriggio di lunedì nella sede della Kme di Forcaci di Barga non appena avvisati dello sforamento dei livelli del cesio

"I dati e le informazioni disponibili non mostrano evidenze di contaminazioni o esposizioni alcune verso i lavoratori e la popolazione". Sulla vicenda del cesio rinvenuto nello stabilimento di Fornaci di Kme interviene all’indomani dell’accaduto, l’azienda, che ricostruisce anche quello che è successo.

"Nel corso dello svolgimento delle routinarie procedure di analisi dei campioni di polveri derivanti dall’attività della fonderia rame prima dell’avvio delle stesse presso le ditte specializzate allo smaltimento – dichiara Kme - è stata rilevata la presenza di una quantità dell’isotopo 137 del Cesio leggermente superiore alla soglia di legge. Oltre all’analisi radiometrica di laboratorio sul campione, sono stati effettuati anche controlli sulla radioattività delle polveri stoccate che hanno evidenziato valori prossimi al fondo naturale (la distribuzione di una sostanza nelle matrici ambientali con eventuale componente antropica non rilevabile o non apprezzabile ndr)". Kme, come già era emerso subito dopo il fatto, sottolinea ancora l’azienda, ha provveduto immediatamente ad informare le autorità competenti: Arpat, Vigili del Fuoco, Asl, Carabinieri e Prefettura.

"L’intervento da parte dei Vvf avvenuto già nello stesso pomeriggio di lunedì, oltre all’analisi radiometrica di laboratorio sul campione, sono stati effettuati anche controlli sulla radioattività delle polveri stoccate che hanno evidenziato valori prossimi alla radioattività media che esiste in natura. In attesa di ulteriori controlli, comunque, è stato provveduto cautelativamente ad interdire l’accesso alla zona circostante il luogo di stoccaggio del materiale, che appena consentito verrà conferito allo smaltimento a norma di legge. I controlli di Arpat e dei Vigili del Fuoco sono proseguiti peraltro anche ieri mattina. Comunque sia anche il forno fusorio da cui provenivano le polveri di scarto non sarebbe mai stato spento; segno anche questo per gli addetti ai lavori di una situazione non allarmante.

I sindacati però chiedono più informazioni. La Rappresentanza sindacale Unitaria in Kme ha chiesto un incontro urgente all’azienda e agli organi competenti per venire a conoscenza dell’accaduto, ma soprattutto delle misure intraprese per la sicurezza di tutti i lavoratori. Da parte della RSU è stato anche criticato il fatto di aver saputo solo dalla stampa e non dall’azienda, della presenza di materiale contaminato da cesio 137, giudicando il fatto poco rispettoso nei confronti dei lavoratori che rappresentano.

Luca Galeotti