I migliori numeri 1. Sono, al momento, quattro i portieri meno “perforati“ del girone con 2 gol al passivo: Zaccagno (26 anni) della Torres, Vettorel (23) del Gubbio, Tonti (31) del Pineto e Niccolò Chiorra (22) della Lucchese. A differenza dei colleghi, il numero uno rossonero, nato a Bagno a Ripoli, è anche il più giovane. I due gol al passivo sono arrivati nelle trasferte di Recanati e in quella di Ferrara, ricordando ovviamente che dovranno essere recuperati 30 minuti del match del “Mazza“, sospeso a causa di un violento temporale.
Chiorra è alla sua quarta stagione in serie C, dopo essere cresciuto nelle giovanili della Fiorentina, ha indossato le maglie di Grosseto, Taranto e Mantova. L’allenatore rossonero Gorgone non ha avuto alcun dubbio sin dal ritiro del Ciocco: la Lucchese avrebbe giocato con un “under“ in porta, Chiorra appunto. "La decisione del mister - spiega il giocatore - mi ha fatto ovviamente molto piacere e al tempo stesso mi ha responsabilizzato al massimo. E’ importante godere della fiducia del proprio allenatore, come è importante quella della squadra. Sto lavorando sodo con il preparatore per migliorare alcuni aspetti ed essere all’altezza del compito".
Fino ad oggi, le cose stanno andando bene, vero?
"Direi di sì, e se abbiamo preso soltanto due gol, il merito è di tutti, non solo del sottoscritto e della difesa, ma dell’intero gruppo, perché si attacca e si difende in undici. Non ho ovviamente alcuna difficoltà ad ammettere che mi sento ben protetto…".
Parliamo di questo inizio di campionato. Se lo aspettava in questo modo?
"Così positivo, onestamente no, perché nelle partite sin qui giocate, comprese quelle in casa contro due squadre che vanno per la maggiore come Perugia e Gubbio, la squadra è stata spesso superiore all’avversario. Inutile aggiungere che senza quel diluvio… ma lasciamo stare. Alla Spal penseremo al momento opportuno, ora dobbiamo rimanere concentrati sul Pineto".
Che notizie avete della “matricola“ abruzzese?
"Di una squadra che ha ovviamente dei buoni giocatori per la categoria, che sa soffrire e che cercherà naturalmente di metterci in difficoltà. Toccherà a noi essere bravi a trovare gli sbocchi giusti al nostro gioco. Ci aspetta una gara tosta, come lo sono tutte in categoria, ma nel gruppo c’è la giusta convinzione di poter disputare una partita importante di fronte ai nostri tifosi, che ci stanno sostenendo con calore, non solo al Porta Elisa, ma anche in trasferta come a Ferrara".
Quante partite serviranno per avere un quadro più veritiero delle forze in campo?
"C’è chi sostiene che ne serviranno almeno dieci. Io sostengo che la classifica potremo cominciare a guardarla solo al termine del girone di andata. Ora dobbiamo pensare solo a mantenere alta la tensione e la concentrazione, tenere le antenne belle dritte, non fidarsi delle apparenze".
Emiliano Pellegrini