REDAZIONE LUCCA

Chiude Mec Industries Era un ramo della Körber

L’azienda era nata nel 2013 dalla cessione di un ramo di impresa. Un lento e progressivo declino che l’ha portata alla nomina di un curatore.

Chiude Mec Industries Era un ramo della Körber

Chiude un’altra azienda lucchese nata nel 2013 dalla cessione da parte della Körber di un ramo di impresa all’azienda milanese Mec Industries. A darne notizia è Massimo Braccini, segretario generale della Fiom Cgil Toscana. Secondo il sindacalista, la procedura di liquidazione giudiziale vede già la nomina di un curatore "con il quale – fa sapere il sindacalista – stiamo prendendo contatti per tutelare i 5 dipendenti rimasti da 50 che erano".

Prosegue Braccini: "Da un po’ di tempo la Körber aveva deciso di non far più produrre le macchine utensili alla Mec, ed è da quel momento che probabilmente è iniziata la lenta fase del declino aziendale, che ha trascinato l’impresa verso lo spegnimento; di pari passo, con la riduzione dei volumi produttivi, era iniziata una fase debitoria che ha provocato il ritardo del pagamento degli stipendi dei lavoratori".

La crisi parte da lontano, dunque, e l’azienda milanese che aveva acquistato il ramo macchine utensili, aveva comunque provato ad andare avanti. "La situazione debitoria – prosegue Braccini – nonostante gli sforzi della Mec, non ha lasciato scampo". Inoltre, "nel corso degli anni, vedendo che la situazione era critica, molti lavoratori hanno cambiato lavoro; ormai da mesi – spiega Braccini – le attività erano ridotte all’osso, ed anche i pochi dipendenti rimasti vantano tuttoggi mensilità arretrate: adesso bisogna mettere in sicurezza i lavoratori rimasti e quindi prendere contatto con il curatore che é stato nominato dal Tribunale".

Lo sconforto del sindacalista, porta a dire che "un altro pezzo di industria lucchese viene a mancare, e più che mai é necessario fare un’analisi complessiva sul settore dell’industria meccano-cartaria, in modo da non perdere ulteriori imprese, perché come così come avevamo anticipato, la crisi non riguarda solo la Körber; siamo in una economia di guerra – ripete Braccini – che vuol dire la prosecuzione economica con altre modalità, con molti meno ordinativi sul mercato, rispetto al passato".

La situazione, all’indomani di questa notizia, agita ancor più gli ambienti del settore che rischia di perdere pezzi di occupazione.

Conclude infine Massimo Braccini: "Meglio avere ben chiaro il problema che abbiamo di fronte e capire come tutelare il patrimonio industriale e occupazionale, in un’ottica complessiva, senza fare analisi semplicistiche".

Maurizio Guccione