Chiusura di LuccaLibri. Il ”grazie a tutti“ di Ciancarella “E’ una fase delicata“

La titolare del caffé letterario di viale Regina Margherita che ha chiuso i battenti torna sulla decisione con un post “Il problema riguarda tutto il settore della piccola e media impresa“.

Chiusura di LuccaLibri. Il ”grazie a tutti“ di Ciancarella “E’ una fase delicata“

La titolare del caffé letterario di viale Regina Margherita che ha chiuso i battenti torna sulla decisione con un post “Il problema riguarda tutto il settore della piccola e media impresa“.

Affida a un intervento su Facebook, Talitha Ciancarella del Caffè letterario LuccaLibri. Lo fa perché le sollecitazioni, la vicinanza e l’amarezza hanno tributato alla notizia della chiusura qualcosa che va al di là della circostanza. Gli interventi pubblicati dal nostro giornale, sono la testimonianza di un carico di valori, di pulsioni che la città possiede. Qualcuno dirà che tardivamente ci si accorge dell’urgenza di mettere mano a un nuovo progetto culturale; è sicuramente vero ma è comunque il tempo, questo, di fare maturare nuove idee.

Le hanno suggerite nell’edizione di ieri de La Nazione i professori Bolpagni e Sereni. Ne chiedono conto tanti altri. Lo affermano – in maniera carsica ma incisiva – tutti coloro che si sono presentati alla libreria per acquistare gli ultimi libri rimasti. E lo scrivono con affetto in molti nei commenti sui social. Le ferite come quella che sta vivendo la proprietà di una libreria indipendente, non si leniscono con i tributi di vicinanza. Ma questi aiutano, eccome se aiutano, a sentirsi meno soli. Addirittura a non perdere l’autostima. A guardare oltre, almeno nei momenti in cui la fatica pervade. Così Talitha scrive sulla sua pagina Facebook, affermando ancora una volta di che pasta è fatta: anche a chi, in passato, non ha lesinato critiche, magari decidendo quale libro fosse giusto o meno presentare in una libreria. Ecco il post di Ciancarella: "Ringrazio tutti e tutte per la solidarietà e la disponibilità, l’affetto e la comprensione. Sono sicura che questa città saprà distinguere tra solidarietà, affetto, volontà di fare delle riflessioni e strumentalizzazioni di qualsiasi tipo. Ho chiesto tempo e me lo prenderò perché gestire una fase delicata come questa non ha i tempi e le modalità di un commento su Facebook. La vorrò fare e proporre una riflessione, ma ampia, strutturata. Nel frattempo però mi sento di dire che Feltrinelli non ha inciso su questo momento delicato della mia libreria. Di sicuro non ero entusiasta dell’apertura sotto le feste e di tutto l’appoggio mediatico e istituzionale ricevuto, ma mi sono differenziata tanti anni fa, proprio per far fronte ai cambiamenti del mercato editoriale. Il problema è più strutturale e riguarda la piccola e media impresa di questo paese, la difficoltà nella conciliazione di impresa culturale e impresa commerciale, conciliare imprenditoria e maternità, un’onda lunga del Covid e i mutui garantiti dallo Stato alle banche, le tasse sul lavoro dipendenti insostenibili, spese energetiche fuori controllo".

Conclude Talitha Ciancarella: "La riflessione se si vuol fare va fatta ampia, ma come ho scritto sui miei social, praticamente costretta dalla curiosità e dall’affetto delle persone, ora ho bisogno di tempo per affrontare in modo professionale delle decisioni importanti. È anche vero che allargare le braccia con un semplice “amen, questo è il mercato baby…” è qualcosa di alquanto riduttivo e spero che a settembre, entusiasmo e voglia di ragionare su un argomento tanto ampio quanto complesso siano sempre vivi. A chi festeggia pensando ad un covo di mangia bambini in meno, ricordo solo che nella mia libreria ho presentato anche libri molto scomodi o discussi, proponendo un dialogo tra voci molto distanti tra loro. LuccaLibri è anche questo: una sfida ad un mondo che avanza urlando, semplicemente praticando la lettura e il buon gusto. Grazie".

Maurizio Guccione