
I fast food, nati in America, sono stati creati per offrire alla gente cibo che facesse risparmiare tempo e denaro, cosa interessante data la vita frenetica di tutti i giorni. Molti però sono i suoi aspetti negativi: il cibo che essi servono, chiamato cibo spazzatura, può infatti portare ad uno stato di obesità, provocare alcune malattie e creare dipendenza. Il risultato è clamoroso perché le persone che frequentano i fast food più di due volte a settimana rispetto a chi ci mangia meno di una volta alla settimana, hanno fatto registrare un aumento di peso di 4.5 kg rispetto alla norma.
Questo tipo di alimentazione prevede il consumo principale di hamburger, hot dog, cotolette, patate fritte e sandwich e in altri casi anche di kebab e pizza con l’utilizzo di senape, maionese e ketchup. Tali alimenti, però, sono collocati nella parte medio-alta della piramide alimentare, ovvero tra i cibi che possono essere consumati tra le 2 e le 4 porzioni alla settimana; alla base della piramide, invece, troviamo posizionati ciò che andrebbe consumato giornalmente e se possibile nella variante integrale, quindi pasta, pane e in generale i cereali; poi c’è la frutta e la verdura e infine, un pò più in alto, le proteine di origine animale (carne, pesce, uova ecc...) da consumare leggermente con più moderazione.