ANDREA FALASCHI
Cronaca

Cittadinanza e articolo 18. Il voto al referendum. La Cgil schierata per il Sì

Alle urne l’8 e il 9 giugno. La sfida resta quella del superamento del quorum . Il segretario Simonetti: "È essenziale per dare ai lavoratori diritti e dignità". .

La campagna referendaria della Cgil è partita davanti al Caffé delle Mura

La campagna referendaria della Cgil è partita davanti al Caffé delle Mura

Prende il via la campagna politica in vista del prossimo referendum abrogativo le cui date sono state stabilite per l’8 e il 9 giungo, cinque i quesiti ai quali i cittadini sono chiamati ad esprimersi di cui uno presentato da +Europa e quattro promossi dalla Cgil: dimezzamento da 10 a 5 anni del periodo di residenza legale nel paese degli stranieri extracomunitari maggiorenni per poter richiedere la cittadinanza, rispristino dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori per abrogare la disciplina sui licenziamenti introdotta dal Jobs Act, cancellazione del tetto all’indennità nei licenziamenti nelle piccole imprese, eliminazione di alcune norme sull’utilizzo dei contratti a termine e abrogazione delle regole che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro, di estendere la responsabilità all’impresa appaltante.

Davanti al Caffè delle Mura, la Cgil Lucca e le associazioni aderenti hanno lanciato ufficialmente la campagna referendaria sul territorio provinciale con l’ambizioso obiettivo di conquistare la maggioranza dei voti espressi e soprattutto raggiungere l’agognato quorum del 50% più uno degli aventi diritto al voto, soglia essenziale per poter fare in modo che i quesiti proposti si trasformino in realtà ma che negli ultimi 30 anni è stata raggiunta solo in due occasioni: nel 1995 e nel 2011, quando gli elettori furono chiamati ad esprimersi sulla gestione delle risorse idriche e sull’energia nucleare. Sfida ancor più difficile dal momento che il referendum è stato troncato ad inizio anno dall’altro grande tema che inizialmente avrebbe dovuto trovar posto tra le domande poste agli elettori e capace di compattare il fronte dell’opposizione: l’abrogazione dell’autonomia differenziata, dichiarato inammissibile dalla Corte Costituzionale.

Una tendenza trasversale quella della disaffezione politica che caratterizza un elettorato ormai sempre più distante e che progressivamente è finito per ingrossare le fila dell’astensionismo nel corso delle chiamate alle urne che si sono succedute. "È importante far conoscere alle persone che devono andare a votare, che c’è l’opportunità di votare e di esercitare il proprio diritto al voto – commenta Fabrizio Simonetti segretario della Cgil Lucca –. Questi referendum sono essenziali per dare alle persone e ai lavoratori più diritti, sicurezza e dignità, contrastando il precariato e i rischi alla sicurezza presenti nel mondo del lavoro. Sono dei quesiti che se dovessero raggiungere il quorum implicherebbero un cambiamento quasi epocale e paragonabile alle grandi riforme sociali degli anni 70 che fecero cambiare il volto al nostro paese, se passassero ristabilirebbero una situazione legislativa in controtendenza rispetto a quella a cui abbiamo assistito negli ultimi anni".

Andrea Falaschi