1Tutto normale. Nel senso che le normative lo consentono. Ma il caso sembra davvero sbandare rispetto ai binari della razionalità. A segnalarcelo è Rino Capasso (nella foto), dell’esecutivo provinciale dei Cobas scuola Lucca, e si riferisce a un istituto comprensivo del comune di Lucca. “Un nostro iscritto ci segnala di aver ricevuto da un istituto comprensivo di Lucca una convocazione per una supplenza di due mesi come collaboratore scolastico per 36 ore settimanali e due mesi (dal 301023 al 31122023) con un orario di 6 ore giornaliere e l’obbligo di rotazione, secondo le variabili esigenze di servizio, tra ben 9 sedi (8 plessi più la direzione). Non solo – aggiunge Capasso – , ma è previsto per accettare l’obbligo di essere muniti di auto o moto, immaginiamo per poter correre, magari nel corso della stessa giornata, da una sede all’altra! Purtroppo, come ci segnalano tanti collaboratori scolastici da tutta Italia, una perla del genere non è affatto un caso unico o raro. E’ evidente l’illegittimità dell’obbligo di essere munito di auto o moto per poter accettare, cosa che non è prevista da alcuna norma legislativa o contrattuale. Ma che cos’è successo alla scuola pubblica italiana per ritenere normale un orario di servizio su 9 sedi, per cui diventa precario non solo il lavoro a tempo determinato in sé, ma la stessa sede di servizio?“. “In generale – conclude – , è la debolezza contrattuale e la ricattabilità dei lavoratori precari che determina situazioni di questo tipo. Ed è paradossale che ciò avvenga non solo nel privato, ma anche nel settore pubblico, in particolare nella scuola“.
CronacaCollaboratore scolastico come in un flipper “Fa la spola tra 9 sedi“