Concerto allo Scompiglio. Violoncello (solo) di Rossi

Questa sera, nella Tenuta Dello Scompiglio di Vorno, Michele Marco Rossi presenta un concerto che unisce musiche di Bach, Hosokawa, Aperghis, Ligeti, Sollima e Piatti per esplorare il linguaggio universale del dolore, della speranza e della rinascita. Visite guidate fino al 28 gennaio 2024.

Stasera alle ore 19.30, nella Tenuta Dello Scompiglio di Vorno si presenta il concerto Lamentatio et Verbum. Il violoncello di Michele Marco Rossi propone un viaggio sonoro attraverso il linguaggio universale del dolore, della speranza e della rinascita, con musiche di Bach, Hosokawa, Aperghis, Ligeti, Sollima e Piatti.

“La parola – precisa Michele Marco Rossi –, con le sue funzioni, i suoi significati e significanti, le sue ambiguità, ha sempre fatto parte della creazione musicale, seguendo varie strade e modalità, ma sempre stabilendo con il suono un legame profondo e su molteplici piani. In questo modo il gesto calligrafico della musica di Hosokawa traccia linee e punti che si trasformano e si modificano nel tempo, come in un rituale della scrittura, mentre i suoni di Aperghis si rapportano come sillabe che vanno a formare parole, poi frasi, periodi e discorsi di un tessuto musicale e sociale in continuo fermento“.

“La tradizione musicale che Bach riassume e sublima collega la tecnica compositiva ed esecutiva alle regole su cui si fondava la Retorica, con i suoi respiri e le declamazioni, le pause e le articolazioni – evidenzia Rossi – , mentre nelle variazioni e parafrasi strumentali di Piatti dalle arie d’opera si esprime il legame della tradizione italiana con la parola cantata“. Concludono il programma la Sonata di Ligeti, con il suo Dialogo iniziale che trasporta in suoni l’immaginario intrecciarsi di una voce maschile e una femminile, e la Lamentatio di Sollima, in cui la voce porta con sé il carico di un’antica tradizione mediterranea che, attraverso il suono della parola, avvicinava e rendeva simili popoli e culture lontani, solo in apparenza.”

Il concerto è l’appuntamento conclusivo di una rassegna musicale, per la direzione di Antonio Caggiano, incentrata sui temi del silenzio, della morte e della rinascita, attraverso il filo rosso dell’improvvisazione. Programma: Toshio Hosokawa Sen II, Georges Aperghis, Obstinate, Johann Sebastian Bach, Suite IV,

Alfredo Piatti, Capriccio. Negli spazi espositivi Dello Scompiglio sono inoltre visitabili: le videoinstallazioni Rubedo e On the corner di Cecilia Bertoni, che indagano la relazione tra il vivere e il morire, tra il corpo come prigione e la transizione dell’anima come liberazione attraverso due lavori che si specchiano e si riflettono a partire da un limite che si dissolve. Le mostre, a cura di Angel Moya Garcia, sono visibili fino al 28 gennaio 2024.