REDAZIONE LUCCA

Confindustria e l’ambiente. Due eventi di successo . Concorso sulla sostenibilità trionfano i ragazzi del Vallisneri

L’associazione ha organizzato due speciali appuntamenti all’interno della kermesse che affronta le sfide della transizione green. Ottimo risultato per gli studenti lucchesi.

L’associazione ha organizzato due speciali appuntamenti all’interno della kermesse che affronta le sfide della transizione green. Ottimo risultato per gli studenti lucchesi.

L’associazione ha organizzato due speciali appuntamenti all’interno della kermesse che affronta le sfide della transizione green. Ottimo risultato per gli studenti lucchesi.

LUCCA

Confindustria Toscana Nord protagonista nella giornata di venerdì di Pianeta Terra Festival. Al centro la formazione per le scuole e il dibattito sui consumi sostenibili. “C’è un tratto comune ai nostri due eventi in Pianeta Terra Festival - spiega vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Fabia Romagnoli-, ovvero l’obiettivo di presentare la sostenibilità nella sua complessità e nelle sue logiche, fuori da preconcetti e stereotipi che rendono tutti noi esposti alle lusinghe del greenwashing“. Il primo evento ha visto la conclusione della seconda edizione di “Sostenibilità-Usa la testa!” con i premi ai vincitori e il lancio della terza edizione, realizzato da Confindustria Toscana Nord in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa-Istituto di management per diffondere nelle scuole i principi della sostenibilità. Si è chiusa la seconda edizione del progetto, alla quale hanno partecipato 9 scuole per un totale di 28 classi con 576 studenti.

A vincere il concorso un gruppo della classe 4/SA indirizzo Scienze applicate del Liceo scientifico “Antonio Vallisneri” di Lucca, costituito dagli studenti Andrea Ferracuti, Mattia Lombardi, Davide Marradi, Andrea Matteucci, Elisa Petroni, Fabio Pierallini e Niccolo’ Sebastiani, con l’elaborato ⁠”Meglio degli occhiali in acetato di cellulosa o di polpa di legno?”. I ragazzi erano accompagnati dai docenti Paolo Nardini e Claudia Poggetti. Agli studenti è andato - oltre agli attestati in carta riciclata, legati con un nastro a sua volta di fibre tessili rigenerate - il trofeo già inaugurato con la prima edizione di “Sostenibilità-Usa la testa!”: una testa femminile che si ispira al logo del progetto e richiama la torre Guinigi.

Il secondo appuntamento organizzato da Confindustria Toscana Nord è stato: “Siamo consumatori sostenibili? Come ci percepiamo, come ci comportiamo davvero“. Nella sala convegni della sede lucchese di Confindustria, palazzo Bernardini, si è svolto l’ incontro incentrato sul tema del mercato dei prodotti sostenibili, che ha messo a confronto esperienze del mondo industriale e della grande distribuzione, con gli approfondimenti della sociologia dei consumi e lo stimolo dato da interviste effettuate a Lucca, Pistoia e Prato a comuni cittadini.

“Future Concept Lab ha effettuato per conto di Confindustria Toscana Nord un’indagine sullo scenario della sostenibilità individuando alcuni passaggi nell’evoluzione dei prossimi anni secondo quello che abbiamo definito ‘paradigma Crucial & Sustainable’ - spiega il sociologo dei consumi Francesco Morace, che ha condotto lo studio-. Il campione è stato di 1.000 unità, rappresentative della popolazione tra i 18 e i 70 anni, pari a circa 40 milioni di italiani“.

“Ne emergono indicazioni che tracciano un filo rosso tra valori, atteggiamenti, comportamenti e attese per il futuro, in una triade virtuosa salute/ambiente/alimentazione che corrisponde al filtro principale applicato dalla popolazione: un filtro che non è il bene pubblico ma il consumo personale. I valori a cui si guarda con maggiore attenzione, presenti in tutte le generazioni e che indirizzano le scelte nel presente e orientano il futuro, sono appunto la salute, per prevenire e mantenere il proprio benessere, indicata dal 64,3% del campione; l’ambiente, per rispettarlo e proteggerlo, per il 60,7%; il cibo, ossia seguire una sana alimentazione, per il 53%. In altre parole l’essere sostenibili indica un orientamento etico che diventa cruciale nei nuovi modelli di business“.

“Le imprese italiane sono da tempo leader nella sostenibilità - dichiara Lucia Aleotti, vicepresidente di Confindustria per il Centro studi -. Sono più efficienti nell’uso dell’energia e delle materie prime e hanno un’elevatissima quota di riciclo dei rifiuti. Hanno imboccato questa strada non solo per necessità, visto che l’Italia è un paese povero di materie prime vergini e con alti costi dell’energia, ma anche nell’ambito di una strategia di upgrading qualitativo che l’industria italiana porta avanti da più di vent’anni. Basti pensare che siamo nei primissimi posti nel mondo, secondo l’indicatore dell’ONU che misura benessere umano e sostenibilità ambientale, mentre gli Stati Uniti sono al 47º posto e la Cina addirittura all’82º. In Cina infatti il 50% dell’energia utilizzata proviene da centrali a carbone. E’ quindi importante che tutte le norme sostengano le imprese in un miglioramento continuo ma non le distruggano a beneficio di imprese di altri continenti, perché così facendo aumenteremo l’inquinamento globale anziché diminuirlo. L’impegno di Confindustria è proprio in questa direzione, consentire ai consumatori di avere prodotti di altissima qualità e sostenibilità ambientale, a prezzi accessibili. Solo così si può continuare il percorso di benessere e vera attenzione ambientale che abbiamo intrapreso da tempo”.