IACOPO NATHAN
Cronaca

Confindustria, i dati del 2024. Regge il settore cartario. Timore per il caro energia : "Ci sono dei segnali positivi"

L’associazione ha illustrato l’andamento dei quattro trimestri dell’anno appena concluso. Il Vice Presidente Pieretti: "Pochi segni meno per l’area lucchese in un momento non facile".

di Iacopo Nathan

Confindustra Toscana Nord, durante una conferenza stampa, ha fatto il bilancio dell’anno appena concluso. Partendo dai dati, divisi nei quattro trimestri, è stato analizzato l’andamento annuo dei vari settori produttivi. Tra alti e bassi, il 2024 è stato un anno relativamente positivo per l’area di Lucca, ma non mancano le difficoltà legate sopratutto a fattori esterni. Nel complesso del territorio di Lucca, Pistoia e Prato il dato annuale più positivo appartiene alla chimica-plastica con +3,2% rispetto al 2023; col segno più anche carta e cartotecnica con +1,8%, alimentari con +1,4%, nautica con +1,4%, metalmeccanica con +0,4%. Negativi invece le lavorazioni non metallifere (che includono lapideo, vetro e materiali edili) con -1,6% sull’anno precedente, l’arredamento inclusi i materassi con -2,1% ma soprattutto, con un severo -9,2%, il macrosettore moda (tessile, abbigliamento, calzature), peraltro in linea con le stime del dato nazionale.Per quanto riguarda invece il settore edile, la cui fonte sono le Casse Edili provinciali che li attestano fino al novembre 2024. All’epoca le imprese iscritte erano 1.964, lo stesso valore di novembre 2023. Il totale degli operai iscritti era di 8.498, in incremento di +2,8% rispetto allo stesso periodo dal 2023; in aumento, a quota +5,5%, anche le ore lavorate. “La produzione manifatturiera lucchese chiude il 2024 con un segno positivo in media d’anno che, per quanto fermatosi a un esiguo +1,4%, è estremamente apprezzabile in un quadro nazionale di generale arretramento - commenta il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Tiziano Pieretti -. Sono pochi i segni meno sui settori lucchesi: quello più netto, -12,2%, è della moda e non sorprende dato l’andamento generale del settore; ma segna -3,2% anche la lavorazione dei non metalliferi, che include il lapideo, mentre sono sostanzialmente stabili, a quota rispettivamente -0,2%, +0,4% e + 0,6%, la produzione di macchine, in particolare per il cartario, la metallurgia e gli alimentari. Ottime le prestazioni della chimica-plastica, che chiude il 2024 con +7,8% rispetto al 2023, in controtendenza rispetto a un dato nazionale leggermente negativo; ma anche la carta e cartotecnica segnano +2,9%, sensibilmente meglio del totale italiano“.

“ Per quanto riguarda l’export - conclude -, i dati Istat dell’ultimo trimestre 2024 non sono ancora disponibili; i primi 9 mesi dell’anno sono comunque nettamente positivi, a +8,3%: dato questo che, è utile ricordarlo, rappresenta non volumi ma valori e che è quindi legato anche a fattori inflattivi e monetari. Le imprese lucchesi affrontano il 2025 con la consapevolezza della loro forza ma anche con le preoccupazioni che vengono da un quadro generale complesso, in cui fattori di costo come l’energia possono fare la differenza per la nostra competitività.”