REDAZIONE LUCCA

Conti in tasca al turismo: "Più stranieri che italiani e 80% di camere occupate"

A tu per tu con Pietro Bonino, presidente del sindacato albergatori di Confcommercio, che spiega: "Il calendario ci ha aiutati".

Conti in tasca al turismo: "Più stranieri che italiani e 80% di camere occupate"

E’ ripartito in pieno il turismo, basta dare un occhio in giro. Osservare le vie del centro piene di persone intente a scattare foto o ad ammirare le tante bellezze della nostra città. Anche in questo ponte di fine aprile, Lucca è stata invasa da turisti, sia italiani che stranieri. La pandemia è definitivamente alle spalle, come conferma Pietro Bonino, presidente del sindacato albergatori Confcommercio Lucca Massa Carrara. "Il calendario - afferma - ci ha aiutati: per come cadono questi ponti e i giorni di festa di fine aprile e inizio maggio, la possibilità di soggiornare è stata superiore all’anno scorso. E, le stesse condizioni meteo, consigliano più le città d’arte che i luoghi di mare".

Qual è la percentuale di riempimento delle camere in questi giorni?

"Siamo intorno all’80 per cento, decisamente un buon risultato".

Più stranieri o più italiani?

"Più stranieri, direi il rapporto è due a uno per chi viene fuori dall’Italia. I nostri connazionali si sono mossi più tardi, ma hanno consentito di completare la domanda di soggiorno".

La bassa stagione è alle spalle, ormai: qualche segnale di cambiamento?

"Restiamo una città che deve fare i conti con la bassa stagione, siamo una realtà stagionale".

Quali sono le prospettive per l’estate?

"Siamo alle porte di una grandissima edizione del Summer Festival e questo è un importante innesco, nel senso che molti turisti, trovando l’esaurito in quei giorni, si spostano nei giorni vicini consentendo di coprire l’offerta di camere. Attualmente siamo a circa il 70 per cento di riempimento".

La pandemia è un ricordo: i turisti americani, gli ultimi a dover essere recuperati, sono tornati?

"Sì, anche se su di loro gravano i costi crescenti dei voli aerei, meno male che il costo della vita da noi è più contenuto e quindi compensiamo la spesa complessiva che devono sostenere".

Cosa manca a livello di offerta della città?

"Direi che, nonostante due licenze in più, continuano a mancare i taxi. Per il resto, c’è solo da incrociare le dita che tutto funzioni: mi riferisco all’accoglienza turistica e alla spazzatura. Durante l’alta stagione è come se riaccendessimo una macchina dopo la parziale sosta invernale, speriamo giri tutto al meglio".

Decoro della città: cosa potrebbe essere fatto?

"Parlo a titolo personale, ma io preferirei ci fosse maggiore uniformità negli arredi esterni dei locali".

Fabrizio Vincenti