Lucca, 21 marzo 2020 - Tre persone che ce l'hanno fatta. Tre persone contagiate dal coronavirus che vedono la luce in fondo al tunnel. Ci sono le dimissioni, all'ospedale di Lucca, per tre ricoverati. Si è trattato di degenze lunghe, di circa 12 giorni. Non si è trattato di persone che hanno avuto bisogno della terapia intensiva, ma comunque era necessario che stessero in ospedale per altre cure riguardanti il coronavirus. Si tratta di pazienti tra i 54 e i 71 anni. Erano tutti al reparto di Malattie Infettive, diretto dal dottor Sauro Luchi.
“Si tratta di una degenza piuttosto lunga - spiega il dottor Luchi - perché questi pazienti non hanno avuto bisogno di terapia ventilatoria, che viene garantita in rianimazione e sub-intensiva, ma avevano comunque necessità, per poter recuperare, di altre cure specifiche come l’ossigeterapia o l’infusione di liquidi.
Visto che i ricoveri durano quasi sempre molti giorni, c’è bisogno di molti posti letto. Per questo nel nostro ospedale, inserito nella rete dell’Azienda USL Toscana nord ovest, ci sono già oltre 60 posti letto dedicati, di cui la metà di intensiva-subintensiva e l’altra metà tra Malattie infettive e area Covid, gestiti insieme ai colleghi di Pneumologia e Medicina interna”.
“In questo primo giorno di primavera - aggiunge il direttore di Malattie infettive - le tre dimissioni rappresentano, anche per il nostro personale, un importante segnale di speranza, che ci ripaga dei tanti sforzi che stiamo facendo. Ribadisco però, anche a nome di tutti i colleghi, l’invito alla cittadinanza a rispettare le regole e stare a casa: solo con un vero isolamento sociale possiamo vincere tutti insieme questo importante partita”.