Lucca, 4 gennaio 2023 - Non ne vorremmo più sentir parlare, come un brutto sogno da cui finalmente ci siamo risvegliati. Eppure in un orizzonte sempre più vicino arriva lei, la variante Covid Bf.7 di importazione dalla Cina, che sta mettendo in ginocchio Shanghai. Un incubo alle porte di casa, contro il quale l’Asl si è premunita “assoldando“ l’albergo Stipino sulla via Romana all’Arancio per dare alloggio sanitario a cinesi positivi in arrivo dall’estero. E ancora una volta, praticamente senza soluzione di continuità, a essere in prima linea è la titolare dell’attività Manuela Clerici.
“Avevamo felicemente concluso da qualche giorno il nostro lavoro insieme all’Asl, l’ultimo ospite Covid ci aveva lasciato a fine ottobre, e ora ci risiamo – dice Manuela Clerici –. Al momento non abbiamo ospiti nell’hotel Stipino di nuovo convenzionato come struttura sanitaria, ma è chiaro che l’emergenza c’è, ed è bene prevenirla. L’Asl non si muove mai a vuoto e lo fa con estrema attenzione e professionalità. Francamente ci ha inorgoglito non poco collaborare con l’Asl in questi tre anni di pandemia, ospitare centinaia di positivi, aiutarli a riavvare una vita normale senza mettere a repentaglio i propri cari. Ma ovviamente eravamo anche felici di chiudere questo capitolo che, invece, ora si riapre“. L’intero Hotel Stipino, 13 camere, sarà dunque destinato per un periodo di almeno 30 giorni a struttura sanitaria per i cinesi positivi al Covid e loro accompagnatori. All’inizio della pandemia fu l’Hotel Bernardino a rispondere all’emergenza, sempre della stessa titolare e nella stessa strada. Poi nell’ultimo anno, con il calo dei contagi, l’Hotel Bernardino, più ampio, è tornato alle sue funzioni “normali“ di accoglienza turistica, mentre lo Stipino ha proseguito la mission di albergo sanitario. “Sono stati anni non facili – racconda la proprietaria dei due alberghi –, però lavorare con l’Asl è stato bello, motivo di orgoglio e di soddisfazione. Ci eravamo salutati proprio qualche giorno fa, senza rimpianti come è giusto dire: voleva dire che l’emergenza era finita. E ora siamo di nuovo punto e a capo“.
“Non sappiamo ancora quali siano le criticità specifiche di questa nuova variante, però l’Asl ha già attivato uno specifico protocollo con la Regione. Tutto quel che possiamo far, così come è stato dall’inizio dell’emergenza, lo facciamo. Quindi tutte le camere dello Stipino saranno alloggio sanitario“. Un ritorno di fiamma del virus che spaventa anche perchè le notizie che ci giungono dalla Cina parlano di un’avanzata decisa del virus mutato, che avrebbe una maggiore capacità di fuga immunitaria, un periodo di incubazione più breve e una velocità di trasmissione più rapida. Un capitolo che, appena chiuso, che ora si apre di nuovo. “Abbiamo accolto tante belle persone qua da noi, tanti sono tornati anche semplicemente per ringraziarci. Anche ora per Natale è venuto a trovarci un anziano signore, educatissimo, semplicemente per fare gli auguri e ringraziarci – fa sapere la proprietaria degli Hotel Stipino e Bernardino – . Si è ricordato di quando ci aveva chiesto se era possibile fargli avere un piccolo genere di conforto, niente di speciale. Io gli risposi che quelle cose che per me non sono niente di importante, lo sono per chi si era trovato in questa situazione per colpa del Covid. Questa risposta, e l’immediatezza con cui gli feci avere quanto da lui richiesto, lo aveva colpito e anche per questo è tornato per ringraziarci“.
Vite che si fermano in una “bolla“ surreale, momenti che restano cristallizzati nel ricordo. “Una signora è tornata e mi ha regalato un’orchidea, altri semplicemente per prendersi un caffè insieme. C’era chi veniva da noi, paucisintomatico e per questo isolato, per non creare problemi in famiglia dove magari c’era un anziano, o la moglie in gravidanza. C’era chi si portava comunque dietro i problemi di tutti i giorni, e mi chiamava dalla camera con la scusa che non funzionava la lampadina per raccontarmi, magari, la sofferenza per la separazione dal marito. Storie che ti restano cucite addosso“.