Crac rossonero: chiesto il processo per 4

Gli ex amministratori Moriconi, Bini, Castelli e Ottaviani imputati di bancarotta. Dissesto aggravato di un milione e 600mila euro

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Per il crac della società “A.S. Lucchese Libertas 1905 Srl“, dichiarata fallita nel giugno 2019 dal tribunale di Lucca, la Procura ha chiesto ora il rinvio a giudizio di quattro ex amministratori rossoneri. Si tratta dei lucchesi Carlo Bini, 77 anni e Arnaldo Moriconi, 78 anni, e dei romani Aldo Castelli, di 63 e Umberto Ottaviani, di 71, subentrati dal dicembre 2018. Il pm Lucia Rugani contesta loro, in concorso, i reati di bancarotta fraudolenta e bancarotta semplice, legati a varie specifiche contestazioni.

Tutti e quattro sono accusati di aver distratto somme di denaro sottraendole ai creditori fallimentari. In particolare gli incassi delle partite di calcio giocate al Porta Elisa dal 20 gennaio al 17 febbraio 2019, per complessivi 23.800 euro e il contante di cassa risultante al 30 marzo 2019, pari a 48.900 euro. Ai quattro viene anche contestata la bancarotta semplice in concorso, per aver aggravato il dissesto della società rossonera astenendosi dal dichiarare il fallimento nonostante le gravi perdite riportate dal 2015 al 2018 (per complessivi 3 milioni e 241mila euro) comportanti la perdita del capitale sociale. Alla fine il dissesto della società risulta aggravato, per almeno 1 milione e 600mila euro.

A Carlo Bini in qualità di amministratore della società rossonera e ad Arnaldo Moriconi in qualità di amministratore di fatto, vengono inoltre contestati i pagamenti effettuati a favore della società “Telnet Systems Srl“ riconducibile per gli inquirenti alla famiglia Moriconi, per complessivi 112.240 euro, dopo il 30 novembre 2018: si trattava della fornitura di un sistema di sicurezza, per la videosorveglianza, realizzato nel 2014.

All’imprenditore romano Umberto Ottaviani (subentrato come amministratore unico, mentre Castelli era il proprietario nell’ultimo periodo di vita della società, dopo una vendita che scatenò le ire dei tifosi) e allo stesso Moriconi vengono anche contestati tre pagamenti di fatture a ridosso del crac, che avrebbero danneggiato gli altri creditori. La prima del 15 febbraio 2019 per 19.400 euro a favore della “Dulama Sebastian Costantin“ legata a lavori su pozzetti, pompe e sistemazioni varie allo stadio. La seconda del 15 febbraio 2019 per 10.600 euro alla “Termoidraulica di Cozzoli Fabrizio“ legata alla pompa del campo da gioco e sostituzione di tubature agli spogliatoi. La terza per il pagamento alla “T CON srl“ (riconducibile a Fabrizio Martinelli) del 18 febbraio 2019 per 14.600 euro legati a una consulenza concernente la polizza fidejussoria. La palla passa ora al gup: il 1 dicembre davanti al giudice Silvestri.

Paolo Pacini