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Croce Verde: ambulatorio per gli esuli ucraini

Lo gestiranno sei medici in pensione, appello ai pediatri. Il presidente Borella: "Sarà un approdo sicuro per le cure, test e vaccini necessari"

Un ambulatorio – attivo sin da subito – che sarà efficace punto di approdo socio-sanitario per le famiglie ucraine in fuga dalla guerra. Un’altra bella pagina di solidarietà scritta dalla Croce Verde di Lucca. Ad illustrare l’iniziativa è il Presidente della Croce Verde di Lucca, Daniele Massimo Borella, il direttore di medicina di comunità dell’Asl Toscana Nord-Ovest nell’ambito territoriale di Lucca, Marco Farnè, nonché i sette medici volontari che si sono resi protagonisti di questa nuova avventura: Guglielmo Menchetti, Alessandro Romboli, Antonia Tucci, Cristina Barbieri, Mauro Saccocci e Lorenzo Mencacci, coordinati da Michele Carmassi, Direttore sanitario della Croce Verde di Lucca.

Tre i giorni di apertura – lunedì, mercoledì, venerdì – con due slot, mattutino e pomeridiano (9.30 - 11.30 e 17 - 19) per le visite, che si terranno nell’ambulatorio nella sede centrale della Croce Verde di Lucca, in viale Castracani 468D. “Fin dall’inizio del conflitto, la Croce Verde di Lucca si è messa in moto per portare soccorso nelle zone di guerra - dichiara Daniele Massimo Borella - ricordo l’invio di un’ambulanza, la raccolta fondi e la raccolta e spedizione di materiale di prima necessità, che ha portato alla partenza di ben quattro tir carichi di cibo, vestiario e altri beni verso il confine tra Romania e Ucraina. L’emergenza, tuttavia, la stiamo letteralmente toccando con mano attraverso l’arrivo di persone in fuga dagli scontri“. “Così, ci siamo attrezzati per operare in tal senso sul nostro territorio - continua Borella - attraverso l’esecuzione di tamponi antigenici - oltre 100 da metà marzo - e, ora,

con questo nuovo progetto che mira anche a facilitare il percorso della ASL atto all’assistenza sanitaria di persone straniere temporaneamente in Italia. Il nostro sentito grazie a Marco Farnè e a questi stimati e apprezzati professionisti, che hanno deciso di mettere a disposizione gratuitamente il loro tempo, le loro capacità e le loro conoscenze“. L’ambulatorio sarà un appiglio sicuro per riuscire a interfacciarsi con la sanità territoriale, e per accedere alle cure necessarie, oltre ai test e vaccini anti Covid. “In questo momento – fa sapere il dottor Romboli – stiamo cercando anche un medico pediatra disponibile a “entrare“ nell’ambulatorio, visto che ci sono tante esigenze legate ai più piccoli. La situazione vaccinale in Ucraina è un po’ diversa dalla nostra, e non solo sul fronte Covid. E’ un paese dove si registra una percentuale molto alta di tubercolosi e ci sono ancora casi di poliomielite“. E’ dunque importante che le famiglie possano trovare certezze e tempi spediti, e la garanzia è l’interfaccia di questo progetto con il Comune – ieri erano presenti anche l’assessore Valeria Giglioli e la consigliera delegata Cristina Petretti – e con l’Asl. In più ci sono tutte le azioni intraprese fino ad ora dalla Croce Verde di Lucca per aiutare la popolazione ucraina colpita dal conflitto: l’invio di un’ambulanza e di materiale sanitario da utilizzare negli scenari di guerra, raccolta fondi con donazioni tramite Paypal e bonifico bancario, raccolta e invio di materiale di prima necessità, in collaborazione con Auser Lucca, Colors for Peace e RFK Human Rights Italia.

In particolare, sono stati caricati 4 tir (è in partenza il quinto), per un totale di 133 pallet e 874 sacchi e scatole, contenenti cibo, vestiario, prodotti per ligiene, carta, coperte, giocattoli. La raccolta pro Ucraina della Croce Verde è sospesa almeno sul fronte dei privati (che non di rado, purtroppo, se ne servivano per svuotare casa) e procede sul fronte delle aziende più generose. E non sono poche.

Laura Sartini