Da Barga alle Paralimpiadi. Morganti torna in sella

L’amazzone originaria della Valle del Serchio ma ormai trasferita a Pisa è pronta a disputare la quarta edizione dei giochi della sua splendida carriera.

Ci sarà anche una portabandiera dei colori della Lucchesia ai prossimi giochi Paralimpici di Parigi, in partenza domani, 28 agosto. Si tratta di Sara Morganti, di Barga, incontrastata sovrana nella disciplina di paradressage e freestyle dell’equitazione, vincitrice di due medaglie di bronzo alle Paralimpiadi di Tokyo nel 2021 e con in tasca il titolo europeo del 2023.

"Spero di vincere per dedicare la medaglia più bella a chi mi ama e sostiene da sempre". È questo, alla vigilia del prestigioso evento, il messaggio dell’atleta con una passione irresistibile per i cavalli sin dall’età di 13 anni. Sei anni dopo la mazzata: le viene diagnosticata una grave forma di sclerosi multipla che nel tempo tende a peggiorare. Morganti non riesce più a camminare bene ma continua ad andare a cavallo, non si arrende. Un bel giorno scopre, non lontano da casa sua, un centro ippico per persone con disabilità in grado di offrire una preparazione ad alto livello permettendo di partecipare a gare paralimpiche. Da quel punto la sua carriera prosegue, rendendola una vera icona. "Lo sport è una fonte di motivazione grandissima, mi ha insegnato a superare gli ostacoli che si incontrano nella vita di tutti i giorni", spiega Morganti. Al centro della sua passione c’è il rapporto con il cavallo. In questi anni la famiglia e gli allenatori l’hanno spinta ad andare avanti, anche per superare le delusioni del passato. "Fare meglio degli avversari è importante, ma è fondamentale fare meglio di quello che hai fatto in precedenza", sostiene. Al termine dell’attività agonistica vorrebbe insegnare: "I ragazzi sono una grandissima fonte di gioia e piacere: ogni piccolo passo che fanno è la conferma che il lavoro formativo sta andando nella giusta direzione".

Tanti i ricordi indelebili della sua straordinaria carriera: “Il primo oro vinto ai Mondiali francesi del 2014, ma anche i due successi ai Mondiali del 2018". La Paralimpiade parigina – la sua quarta anche se a Rio dovette ritirarsi per motivi tecnici - sarà un sogno doppio per lei: "Essere in gara in un posto da favola come la reggia di Versailles sarà meraviglioso, anche perché ogni Paralimpiade fa storia a sé, riflette lo stato di forma del momento ma anche il proprio momento esistenziale".

Nel 2014 è stata eletta “Atleta paralimpica del mondo” e ha vinto il Pegaso per lo sport: il massimo premio sportivo istituito dalla Regione Toscana insieme al Gruppo toscano dei giornalisti sportivi USSI. Laureata in Lingue e Letterature straniere con 110 e lode all’Università di Pisa, lavora in un’azienda privata.

ia.na.