GIULIA PRETE
Cronaca

Da Gaza a Roma per ricevere cure. La speranza per 14 bimbi palestinesi

Anche un volontario della Croce Verde ha collaborato al trasferimento

Il grande cuore lucchese presente ovunque, anche nelle operazioni internazionali. Il volontario della Croce Verde di Lucca Angelo Gaddini ha infatti partecipato al trasferimento in Italia di 14 minori palestinesi, per la maggior parte pazienti oncologici, che necessitano di assistenza sanitaria urgente a seguito della crisi umanitaria in corso a Gaza. Il volo dell’Aereonautica militare, partito dall’aeroporto della 46esima Brigata Aerea di Pisa e diretta al Cairo, ha visto il cuore e la professionalità del volontariato toscano (con Angelo anche volontari della Croce Rossa Italiana e della Misericordia) affiancare il personale sanitario e logistico in un’operazione estremamente delicata e complessa, per garantire cure e assistenza a chi ne aveva più bisogno. Un bellissimo esempio di cooperazione e lavoro di squadra, in cui l’unione tra istituzioni e volontariato ha reso possibile portare aiuto concreto anche oltre i confini nazionali.

I piccoli pazienti sono stati accolti prima della partenza dall’Ospedale italiano Umberto I del Cairo che ha svolto un ruolo fondamentale per il primo screening e per garantire assistenza prima del trasporto. Una volta arrivati in Italia, grazie al coinvolgimento dei referenti sanitari regionali, i 14 ragazzi sono stati trasferiti in diverse strutture ospedaliere italiane, tra cui il Meyer di Firenze.

La missione MedEvac - Medical Evacuation è stata realizzata nell’ambito del Meccanismo europeo di Protezione civile, attivato dall’Organizzazione mondiale della sanità, ed è coordinata dal Dipartimento della Protezione civile attraverso la Cross – Centrale remota per le Operazioni di soccorso sanitario di Pistoia, in collaborazione con il Ministero degli affari esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero dell’Interno, Ministero della salute, Ministero della difesa, Covi, Aeronautica militare e le Prefetture interessate all’accoglienza dei pazienti e degli accompagnatori.

Giulia Prete