Da Lammari alla scoperta degli asteroidi

L’astrofisico Simone Marchi nel team di scenziati impegnati nella missione della Nasa “Lucy“ che parte oggi alla volta di Giove

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C’è anche Simone Marchi, astrofisico originario di Lammari, tra i membri della missione della Nasa, dal nome “Lucy“, destinata a visitare in oltre un decennio ben otto asteroidi troiani. Dodicini anni, per l’esattezza, a partire da oggi. La sonda, lanciata da Cape Canaveral, in Florida, ha lasciato la Terra all’alba di oggi, per compiere un viaggio di oltre sei miliardi di km. Fra gli scienziati che partecipano alla missione, anche un cervello nostrano, appunto. Si tratta di Simone Marchi, capannorese, con laurea e dottorato conseguiti a Pisa, oggi ricercatore alla Space Science and Engineering Division del Southwest Research Institute di Boulder del Colorado, tra i maggiori istituti di ricerca a livello mondiale in questo campo. Marchi, tra l’altro, è anche deputy project scientist della missione (avviata nel 2014), oltre che autore del logo. È proprio lui che spiega in cosa consisterà la missione, in un’intervista rilasciata al magazine on-line dell’Inaf.

"Lucy compirà incontri ravvicinati con numerosi asteroidi, a una distanza tra i 400 e 1000 km a seconda dell’asteroide. Una lista davvero lunga: basti pensare che Lucy visiterà un numero di asteroidi pari circa a quelli più vicini alla Terra visitati complessivamente sino a oggi". "Gli asteroidi troiani - aggiunge - hanno la peculiare caratteristica di essere divisi in due grandi gruppi che seguono e precedono Giove lungo la sua orbita attorno al Sole. Lucy visiterà entrambi i gruppi, separati da 1300 milioni di km! Con queste distanze da coprire, e con il gran numero di asteroidi da visitare, Lucy si limiterà a sorvolare gli asteroidi troiani prescelti. I primi quattro troiani saranno visitati nel 2027-2028 e gli ultimi due nel 2033". Si tratta di Eurybates, Polymele, Leucus, Orus, Patroclus, Menoetius, questi i loro nomi.

Lo scorso anno è stato scoperto un piccolo satellite di Eurybates, chiamato Queta, dal nome dell’atleta messicana Enriqueta Basilio, prima donna della storia dei Giochi olimpici ad essere scelta come ultimo teodoforo. Lucy, nel prossimo decennio, sorvolerà anche un piccolo asteroide della fascia principale, Donaldjohanson, dal nome di uno degli scopritori dell’ominide Lucy. Per Marchi il preferito è Eurybates: "Questo asteroide sembra possedere una composizione rara tra i troiani, ed è il sopravvissuto di una collisione che distrusse un asteroide progenitore più grande. Sappiamo che le collisioni sono un processo fondamentale per l’evoluzione degli asteroidi, ed è la prima volta che un asteroide generato da una distruzione catastrofica verrà osservato da vicino".