Grande soddisfazione da parte della comunità di Coreglia Antelminelli, dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Marco Remaschi e da parte degli organizzatori dell’importante appuntamento che ha illuminato l’incontro storico-culturale dalla cadenza settimanale di "A Lettura Con Tè". L’occasione, ritenuta eccezionale anche per la profondità del coinvolgimento collettivo, è stata quella dell’incontro con Myriam Tognarelli, discendente del capostipite figurinaio Filippo Tognarelli arrivata da Santiago del Cile alcuni giorni fa per esaudire un desiderio del padre, Julio Tognarelli, scomparso nel 2019, e cioè quello di donare al Comune di Coreglia il libro delle genealogie delle famiglie Tognarelli. Si tratta di una preziosa raccolta ideata e realizzata dallo stesso per onorare la memoria del capostipite Filippo, emigrato in Germania nella prima metà dell’800.
Myriam è arrivata al Museo della Figurina di Gesso e dell’Emigrazione di Coreglia capoluogo molto emozionata e ha voluto ringraziare il Comune e tutti coloro che le hanno permesso di realizzare il sogno del padre. Coreglia l’ha accolta, in effetti, con grande affetto e lei ha potuto visitare il paese, gli angoli, le vie, i vicoli, i panorami unici che gli emigranti e anche Filippo, il suo avo, conservavano con nostalgia nella mente e nel cuore, sognando di poter un giorno tornare nel proprio paese.
La presentazione del libro è stata curata da Cristian Tognarelli, che ha narrato le tante piccole storie della famiglia. "E’ un libro prezioso, con fotografie bellissime, lettere e documenti pervenuti dai tanti Tognarelli, nelle mani di Julio, che è riuscito a salvare e a recuperare la memoria e a preservarla dall’oblio - hanno spiegato dall’amministrazione - . Un lavoro lungo, paziente, meticoloso e appassionato, una difficile ricerca delle proprie radici che la perseveranza e la forte volontà sono riuscite a far sì che diventasse realtà".
"Al termine dell’incontro, quando il pubblico se ne è andato e la sala del museo è rimasta vuota - racconta la consigliera Matilde Gambogi - con la storica locale Elisa Guidotti ho cercato di dare una giusta collocazione al documento e così ho deciso per la sua esposizione nelle vetrine della prima stanza museale. Chi vorrà vederlo lo troverà in mezzo ai passaporti, ai documenti, ai lasciapassare, ai giornali e ai libri che raccontano l’emigrazione in terre lontane dei figurinai coreglini per ricordare chi, emigrando in Paesi stranieri lontani, ha fatto conoscere e ha diffuso l’arte delle figurine in gesso".
Fio. Co.