
Aveva lasciato detto, quasi come un testamento, che dopo la morte avrebbe voluto riposare per sempre nel cimitero della sua...
Aveva lasciato detto, quasi come un testamento, che dopo la morte avrebbe voluto riposare per sempre nel cimitero della sua parrocchia a Borsigliana e così è stato, con l’urna contenente le sue ceneri, partita da Perth in Australia e arrivata in Garfagnana, accompagnata dai figli Max e Raimondo. Parliamo di Luciano Pedri, classe 1928, nativo della piccola ma storica borgata di Molinello, facente parte della parrocchia di Borsigliana. Sabato alle 11, il parroco don Marcello Franceschi, nella chiesa di Borsigliana, celebrerà la messa in suffragio di Luciano, alla presenza dei figli Max e Raimondo, del fratello Rino, unico vivente dei quattro figli di Cirillo e Ede Tempestini, delle cognate, nipoti e dei tanti parenti e amici che arriveranno per l’occasione da più parti d’Italia.
Luciano Pedri aveva 24 anni, quando nel 1952 era partito da solo alla volta dell’Australia, attirato dalle buone prospettive di occupazione. Lavoratore instancabile, prima aveva prima lavorato nelle miniere d’oro e poi aveva fondato un’impresa di costruzioni. In Australia aveva incontrato Luigina Venturini, una ragazza di origini venete, che era diventata sua moglie ed è tuttora vivente con i suoi 96 anni ben portati, ma che ovviamente l’hanno scoraggiata a fare il lungo viaggio dall’Australia in Italia, rimanendo a Perth con i quattro nipoti e i quattro pronipoti. Saranno numerosi anche i paesani che, sabato mattina, daranno l’ultimo saluto a Luciano, rientrato molte volte in Garfagnana, l’ultima volta già ottantatreenne nel 2011.
Dino Magistrelli