
Michele Tacchella, stretto collaboratore dello stilista e oggi imprenditore balneare
Forte dei Marmi, 7 giugno 2022 - E’ il nuovo salotto sul mare. Dai colori della sabbia e dall’atmosfera di pace insaporita dai cactus che rievocano la vacanza mediterranea. Ha aperto ufficialmente il bagno Roberto, sorto dalle ceneri dello storico stabilimento balneare Isola: la scommessa è di Michele Tacchella, stretto collaboratore dello stilista Giorgio Armani, che lancia dunque una nuova proposta di soggiorno in spiaggia dopo un anno intenso di lavori di ristrutturazione che avevano scatenato la curiosità dei più. Interventi che hanno permesso la realizzazione di una casa di guardianaggio, di arricchire la parte del parcheggio con essenze mediterranee e la creazione di nuove cabine su tre file, nel tipico stile fortemarmino in legno e copertura in cotto dai toni chiari (la prima fila è sorta sull’allineamento esistente, la seconda ha previsto l’inserimento di cabine con doppio spogliatoio e la terza è stata invece interessata da una riorganizzazione funzionale attraverso il recupero parziale della volumetria accessoria demolita con l’installazione di un “nuovo“ modulo servizi).
Ad arricchire l’offerta dello stabilimento è la parte del ristorante, affidato ai titolari de "Il Baretto al Baglioni", considerato uno dei ristoranti storici più eleganti di Milano, location di incontri tra vip, giornalisti, politici oltre che posto notoriamente prediletto dalla famiglia Agnelli. Il bagno Isola fu della famiglia Polacci per poi passare di mano negli anni Ottanta, a Mario Baldini già proprietario dell’Orsa Maggiore: proprio qui Carlo Augusto Polacci presidente dell’Azienda Autonoma di Soggiorno, l’allora sindaco Antonio Molino e Umberto Donati decisero di dar vita al Premio Satira, coinvolgendo l’artista Arturo Puliti che realizzò la celebre ape che punge, simbolo del riconoscimento. Per questo un anno fa la vedova di Polacci, Ida Franchi, aveva lanciato un appello ’morale’ agli investitori milanesi per chiedere che non fosse cambiato il nome dello stabilimento che tanto aveva rappresentato per lo slancio culturale del paese.
Francesca Navari