REDAZIONE LUCCA

Decoro e schiamazzi. Più impegno dei locali

Maggiore attenzione (e foto) ai rifiuti smaltiti. E stop alla musica alle 23

Un locale notturno

Un locale notturno

Decoro e vita serale, nuovo incontro a palazzo Orsetti tra istituzioni, esercenti e rappresentanti di categoria. A convocarlo gli assessori Paola Granucci e Cristina Consani, insieme alla presidente di Sistema Ambiente Sandra Bianchi. Sul tavolo, ancora, le numerose segnalazioni di degrado da parte di alcuni residenti che non danno tregua a Comune e gestori dei locali.

“Dopo le infinite lamentele provenienti sempre da alcuni (soliti noti) cittadini – spiegano i titolari degli esercizi di Porta dei Borghi e del Gonfalone – Sistema Ambiente si era adoperata nei mesi scorsi per valutare un servizio aggiuntivo di pulizia in queste zone, presentando un preventivo dalle cifre vertiginose che sarebbe dovuto essere a nostro carico, in aggiunta agli oneri regolari. Da sempre siamo sensibili alla città che amiamo, e facciamo di tutto per mantenerla pulita, ma siamo stanchi di ricevere continue note e convocazioni. Da settimane, ormai, immortaliamo e inviamo agli organi competenti le foto degli ambienti che lasciamo a chiusura dei locali. Ognuno di noi pulisce gli esterni rimuovendo cartacce, bicchieri e spazzatura e garantendo così quel decoro richiesto e voluto da tutti. Quanto succede a porte chiuse, specie in una zona di passaggio, esula però dalla nostra responsabilità”.

Alla questione del decoro, si affianca quella del rumore. “Anche quando la musica all’interno dei locali è erogata nei limiti dei decibel consentiti, il rumore antropico disturba i ‘soliti noti’ – proseguono gli esercenti di Porta dei borghi – Per scelta di buona convivenza con il quartiere, da sempre chiudiamo tra le 22 e le 23, non esercitando il diritto di apertura fino all’1 di notte infrasettimanale, e alle 2 il venerdì e sabato. Abbiamo anche accettato di buon grado la richiesta del Comune di sospendere momentaneamente le deroghe sulla musica durante gli eventi straordinari, a discapito dei nostri interessi economici, proprio in virtù di una solida volontà di buona convivenza”.

Sul piano dell’inquinamento acustico gli esercenti si impegneranno dunque ulteriormente per la tranquillità dei residenti, mentre sul piano del decoro rimarrà premura dei gestori dei locali mantenere puliti gli esterni - senza spese aggiuntive – e documentare il tutto alle autorità competenti con ‘report di pulizia’ quotidiani.

“Speriamo vivamente di trovare un equilibrio con i cittadini e un appoggio dalle autorità che sosteniamo con tutta la nostra disponibilità - concludono - L’immagine della categoria è stata troppo a lungo infangata e colpevolizzata. Auspichiamo che le istituzioni trovino il modo di tutelare tutte le parti con equità”.

J.Q.