REDAZIONE LUCCA

Un superperito per il delitto Sodini

Il gup nomina un consulente: Massimo Donatini era capace di premeditare l'omicidio del suo caporeparto alla Lucart? Rinvio al 13 luglio

Massimo Donatini, reo confesso del delitto Sodini

Lucca, 9 marzo 2016 - Il  gup Giuseppe Pezzuti vuole fare chiarezza sullo stato mentale dell'omicida reo confesso. Così ha deciso di affidare a un super perito una consulenza per stabilire se Massimo Donatini, l'operaio 43enne che il 7 aprile scorso uccise il caporeparto della Lucart Francesco Sodini, di 52 anni, era pienamente in grado di intendere e di volere. Il giudice, al termine dell'udienza preliminare, ha incaricato il professor Armando Traverso dell'università di Siena di effettuare e depositare entro il 13 luglio (data dsella nuova udienza) la perizia psichiatrica sull'imputato. Il nodo sostanziale è quello sulla premeditazione dell'atroce delitto, quell'agguato sotto casa con 13 colpi di pistola. Le tre perizie già depositate da tempo non sono del tutto concordi su questo punto, che potrebbe comportare un consistente sconto di pena per l'omicida reo confesso. Uno sconto di un terzo Donatini lo otterrà comunque, grazie alla richiesta di rito abbreviato già avanzata dai suoi difensori.

Massimo Donatini, apparso dimagrito e piuttosto provato, era presente in aula. E' passato davanti ai familiari di Sodini in silenzio, senza esprimere alcuna particolare emozione. Dopo l'udienza è stato riaccompagnato in carcere.