FRANCESCO
Cronaca

Di Simo. Una ricchezza per tutti

La riapertura del Caffè Di Simo dimostra la collaborazione tra diverse parti della città per il bene comune. Ora l'obiettivo è continuare a crescere e ispirare altri progetti simili per il progresso collettivo.

Meucci

In particolare, poi, la circostanza della riapertura del Caffè Di Simo colpisce per un altro aspetto. E’ stata la dimostrazione di come parti ‘diverse’ della città abbiano saputo giocare insieme per vincere questa partita. Segno che quanto la posta in palio vale la pena – come in questo caso – agire nell’interesse collettivo diventa più facile.

La vera scomessa adesso è perseverare e andare avanti, mettendo a frutto tutte le risorse a disposizione e cercando di non fermare il rilancio della città né esaurire la spinta propulsiva. L’aver riaperto il Caffé Di Simo, infatti, potrebbe rappresentare un bottino così ricco da giustificare di tirare il fiato per un po’. Per tanti motivi: l’obiettivo in sé – visto che se ne parlava da così tanto tempo che nessuno credeva più che ci sarebbe riuscito qualcuno – e per le implicazioni di cui sopra nell’aver vinto una battaglia tenendo insieme pezzi per certi versi distanti della città.

Ma sognare in grande non è peccato. E per questo ci piacerebbe che lo schema-Di Simo possa diventare un modello anche per altri luoghi. Il primo pensiero va – è ovvio – alla ex Manifattura, dove mai come altrove dovrebbe vincere l’interesse collettivo. Certo, siamo ben consapevoli che si tratti di una situazione anni luce lontana da quella del Di Simo e che comporta difficoltà superiori almeno al cubo. Ma certo, adesso che lo schema ha funzionato perché non cercare di replicarlo?

Vedremo. Nel frattempo c’è da provare a massimizzare i frutti di questo impegno nella convinzione che si tratti di un obiettivo raggiunto nell’interesse della collettività e che porterà frutti – e di conseguenza – ricchezza per tutti.