LAURA SARTINI
Cronaca

Dialoghi tra musica e arte con Paolo Bolpagni al Museo Villa Guinigi

Si terrà giovedì al Museo nazionale di Villa Guinigi alle 16 il terzo incontro della Pittura che suona inserito nell’VIII...

Si terrà giovedì al Museo nazionale di Villa Guinigi alle 16 il terzo incontro della Pittura che suona inserito nell’VIII ciclo di dialoghi tra musica e arte. Tema dell’incontro, tenuto da Paolo Bolpagni sarà “I Divisionisti e la musica”. Parlare del rapporto tra i Divisionisti di fine Otto e primo Novecento e la musica significa toccare varie questioni: il tema delle “armonie della natura“ e dei “crepuscoli sinfonici“, insomma dei dipinti paesaggistici che tentano di evocare impressioni musicali; quello delle relazioni dirette fra alcuni esponenti del Divisionismo e il mondo della musica (celeberrima l’amicizia tra Vittore Grubicy e Arturo Toscanini, meno noto ma forse ancor più interessante il rapporto tra Puccini e lo stesso Grubicy e Gaetano Previati, di cui acquistò dipinti). E poi ci sono autentiche curiosità, come il sogno di Giovanni Segantini di scrivere un libretto d’opera, il motivo del “notturno“ nella pittura, e molto altro ancora. Paolo Bolpagni è uno storico delle arti, curatore e organizzatore culturale. Dopo aver guidato il museo Collezione Paolo VI - arte contemporanea di Brescia, dal 2016 è il direttore della Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti di Lucca. È un esperto del tema dei rapporti tra le arti visive e la musica nel XIX e XX secolo, ma si è ampiamente occupato anche di arte italiana ed europea tra fine Ottocento e inizio Novecento (compresi gli aspetti della grafica e dell’illustrazione), di astrattismo internazionale, fino agli esiti cinetici e programmati, di arte italiana e francese degli anni Cinquanta e Sessanta (anche nelle sue relazioni con il design), di “partiture visive” e ricerche verbo-visuali delle neoavanguardie, di critica d’arte e di museologia. Negli ultimi quindici anni ha curato oltre ottanta mostre in Italia e all’estero, nei musei più importanti: è di pochi mesi fa, a Rovigo a Palazzo Roverella, “Kandinskij. L’opera/ 1900-1940”. Ingresso gratuito.