REDAZIONE LUCCA

“Diamanti-truffa“ Scatta il risarcimento

I familiari di un anziano hanno ottenuto 34mila euro grazie alla causa intentata alla banca con Adoc Alta Toscana

Un’altra famiglia colpita dalla famosa truffa dei diamanti sarà risarcita per il danno subito. Lo rende noto l’avvocata e vice presidente di Adoc Alta Toscana, Alberta Musetti. La vicenda riguarda il territorio garfagnino e si è chiusa nei giorni scorsi. “Il tribunale di Lucca ha infatti condannato Banco Bpm Spa al risarcimento del danno di oltre 34mila euro a favore degli eredi di un cittadino della Garfagnana che, nel 2015, acquistò dalla banca diamanti da investimento a un prezzo ben superiore al loro prezzo reale” sottolinea Musetti che poi ripercorre la vicenda.

“Intermarket Diamond Business Spa, società specializzata nella vendita e commercializzazione di diamanti da investimento, poi dichiarata fallita dal Tribunale di Milano, si avvaleva di alcune banche per la vendita delle pietre a un prezzo doppio o triplo rispetto al loro valore reale, prospettando irrealistiche quotazioni basate su listini che in realtà non erano altro che pubblicità a pagamento della stessa Idb, pubblicate su giornali nazionali. Il consumatore non era stato informato della differenza tra il prezzo praticato da Idb e il valore della pietra”.

La condanna dell’istituto bancario arriva, evidenzia la referente Adoc, perché “aveva permesso di fatto la realizzazione della pratica commerciale scorretta, mettendo a disposizione le sedi dove si svolgevano i successivi adempimenti finalizzati all’acquisto ed alla custodia dei diamanti”. Il Tribunale di Lucca, in accoglimento delle tesi degli eredi che si sono rivolti ad Adoc Alta Toscana, difesi dall’avvocata Musetti, ha infatti stabilito la responsabilità della banca quale intermediatrice e parte attiva nell’acquisto in base al rapporto fiduciario del cliente con il referente investimenti e le sue rassicurazioni, nonché alla fiducia nelle serietà e reputazione della banca. I procedimenti giudiziari stanno avendo esito positivo e la giurisprudenza si sta uniformando sulla responsabilità delle banche. Il risarcimento riconosciuto è pari alla differenza tra il valore delle pietre al momento dell’acquisto e il prezzo pagato. E’ solo uno dei tanti casi che l’associazione dei consumatori sta seguendo sul territorio di Lucca e Massa Carrara.