"La molla emotiva che mi ha fatto lavorare a questo mio nuovo libro a fumetti, “Stacy“, è stata una brutta situazione in cui mi sono trovato due anni fa, una vera e propria “shitstorm“ scatenata contro di me sui social. Un incubo nato da una vignetta che a me faceva molto ridere, ma che ha scatenato un inferno incontrollabile. Ho mollato Facebook e il mio profilo Twitter con 120mila follower e sono rimasto soltanto su Instagram".
Così Gianni “Gipi“ Pacinotti ieri all’incontro nella Sala dell’Arcivescovato per presentare il suo “Stacy“ (Coconino Press), accompagnato da un altro geniaccio, l’amico Gero Arnone. "Quella vicenda – ha aggiunto Gipi – mi ha fatto soffrire e riflettere molto sul valore reale di questi social. Prima mi piaceva vedere quei like. Pensavo fosse amore del pubblico. Ma è anche pericoloso, fittizio. In realtà sui social è una roba superficiale, distratta, fatta mentre uno fa scroll di immagini e video. Non bisogna dare peso a quei pollici in su o ai commenti negativi. Ci sono cascato anch’io, eh. Quando magari me la prendevo sui social con un politico ignorante, con un atteggiamento di superiorità culturale e morale tipico a volte della sinistra".
"Bisogna sottrarsi a questi meccanismi assurdi – ha aggiunto Gipi – . Non solo agli insulti degli hater, ma soprattutto a quei complimenti che ti gratificano ma sono privi di peso autentico. La vita reale è altrove, ma bisogna prima arrivare a capirlo dentro di sé. Comunque “Stacy“ nasce da qui, da una rabbia di fondo".
Stuzzicato dalle domande di Gero Arnone, che per... restare super partes par non aver ancora letto “Stacy“, Gipi è andato avanti a ruota libera racconando questo libro fatto di cattiveria, sarcasmo, dolore, dolcezza e ironia. "Venire qui a Lucca Comics? Vengo da decenni, volentieri, prima da visitatore e poi da autore. E’ stato molto commovente vedere l’affetto dei lettori quando sono andato a fare le dediche sul nuovo libro. Temevo quasi di non trovare nessuno allo stand, invece. Questo contatto reale è bello".
"Ma voi ci credete a questa sua modestia posticcia? – l’ha incalzato Gero ridendo – . Ma alla fine da questa brutta vicenda della “shitstorm“ sui social sei uscito bene e hai saputo trasformare tutta quella sofferenza in un’opera d’arte. E in soldi. Bravo!".
Paolo Pacini