Divieto di coltivazione dei baccelli in alcune aree del Marzocchino. Il provvedimento è stato preso dall’amministrazione comunale a seguito della segnalazione di cittadini affetti da ’favismo’ , che proprio nelle zone dove è stato fissato il divieto abitano o transitano abitualmente. La giunta ha ravvisato "l’urgenza di tutelare la salute pubblica e l’integrità fisica dei cittadini coinvolti" dato che il favismo è una malattia caratterizzata da un deficit dell’enzima denominato glucosio 6 fosfato deidrogenasi, deficit che può essere causa di gravi crisi emolitiche che possono verificarsi non solo per ingestione di fave e leguminose, ma anche attraverso l’assorbimento per via inalatoria del polline. In particolare, sembra che l’anemia possa essere collegata alla quantità di divicina, una sostanza presente in questo legume soprattutto quando è crudo o fresco. Di qui l’ordinanza che vieta la coltivazione delle fave in un raggio non inferiore a 500 metri da alcune specifiche strade: si tratta di via Cafaggio, via Borgo Terrinchesi, via Tre Usci, via Menchini, via Catene, via Salvatori e via Martiri di Sant’Anna. I proprietari agricoli inottemperanti ne risponderanno penalmente; il comando di polizia municipale e gli operatori di vigilanza e ispezioni della Asl 12 Versilia sono incaricati dei controlli affinchè l’ordinanza venga rispettata e non si procedata a tali coltivazioni, anche domestiche in tali zone.
CronacaDivieto di coltivare baccelli per tutelare i soggetti affetti da favismo