GIULIA PRETE
Cronaca

Docente e scienziato, lavorò per la rete tv nazionale

LUCCA All’evoluzione delle telecomunicazioni ha dato un importante contributo un illustre garfagnino: Francesco Vecchiacchi, che vogliamo ricordare in occasione dei 70...

Foto scattata da Vecchiacchi sul Cimone

Foto scattata da Vecchiacchi sul Cimone

LUCCAAll’evoluzione delle telecomunicazioni ha dato un importante contributo un illustre garfagnino: Francesco Vecchiacchi, che vogliamo ricordare in occasione dei 70 anni dalla morte. Nato a Filicaia (Camporgiano) nel 1902, studiò a Lucca e si laureò a Pisa in Fisica.

A 25 anni iniziò la sua attività come ricercatore presso l’Accademia Navale di Livorno, all’Istituto Elettrotecnico Radiotelegrafico della Marina. Anche grazie a pubblicazioni su riviste scientifiche e riconoscimenti ottenuti, nel 1930 era già libero docente.

Dopo l’esperienza nella Marina passò a lavorare in un’industria radio nata da poco, la Magneti Marelli, dirigendone il Laboratorio Radio. Fu tra i primi a realizzare interessanti esemplari di radar. Nel 1939 fu inviato a visitare gli stabilimenti elettronici nell’Esposizione Internazionale di New York. Nel 1937 vinse il concorso per la cattedra di Comunicazioni elettroniche al Politecnico di Milano. Proseguì le sue ricerche nel campo della propagazione delle onde elettromagnetiche e realizzò il primo ponte radio pluricanale Milano-Cimone-Terminillo-Roma nel 1939. Seguirono ponti radio a microonde a banda larga sia per la telefonia che per televisione.

Lavorò per l’ estensione della rete televisiva nazionale, all’epoca la più lunga d’Europa, che fu realizzata dopo la sua morte prematura.