Stamattina di nuovo tutti in classe regolarmente. Riapre l’istituto tecnico Benedetti di Porcari, interessato da un incendio che si è sprigionato lunedì scorso nel laboratorio di chimica a causa, probabilmente, di un corto circuito di un frigorifero. Locale chiuso, studenti evacuati e, una volta domate le fiamme dai vigili del fuoco, sono partite le verifiche. Staccata la corrente elettrica, quella parte dell’immobile è interdetta all’accesso. Ma le lezioni nelle altre aule possono riprendere. Sono stati eseguiti ulteriori accerrtamenti e ieri pomeriggio è arrivata la fumata bianca per la ripresa dell’attività didattica.
Nel frattempo, sull’accaduto interviene FLC Cgil con una nota che ha commentato aspramente l’accaduto: "L’incendio nel laboratorio dell’Itet Benedetti è solo l’ultimo di una serie di incidenti potenzialmente gravi, e solo per fortuna privi di conseguenze per alunni e personale scolastico, avvenuti negli istituti scolastici della Provincia di Lucca dall’inizio del 2024 – si legge in una nota, - prima di questo abbiamo infatti già assistito a febbraio ad un versamento di gas tossico presso l’Itis Enrico Fermi di Lucca ed al crollo del tetto del liceo Barsanti e Matteucci di Viareggio, a maggio. Nonostante in tutti e tre i casi non vi siano stati problemi gravi, la Flc Cgil Lucca non può esimersi dall’esprimere la propria preoccupazione per lo stato di cura degli istituti della Provincia".
"Solo il caso ha infatti permesso che questi incidenti non si siano trasformati in tragedie, ma la sola possibilità che questo possa succedere è da ritenersi inaccettabile. Se non si può credere che una persona possa morire sul luogo di lavoro, quinadi a maggior ragione ancor più intollerabile che a rischiare la vita e la salute siano gli studenti ed il personale scolastico. La problematica legata alla sicurezza degli spazi didattici, che la Flc CGIL denuncia ormai da mesi, non può ormai più essere negata e necessita di un intervento immediato. Ma, oltre alla questione del rischio, non si può non considerare anche quella delle difficoltà didattiche portate da incidenti di questo genere, che rendono almeno momentaneamente inutilizzabili parti degli istituti. Servono investimenti sull’edilizia scolastica".
Massimo Stefanini