
Ladri in azione nel cuore della notte con una tecnica piuttosto ingegnosa: sfondare la parete in cemento armato di un negozio per accedere a quello adiacente. La Polizia di Stato sta infatti indagando sul doppio furto avvenuto ai danni del rivenditore Chiocchetti Moto e del magazzino “Caspita“ in via Nuova per Pisa a Pontetetto.
Il colpo è avvenuto in piena notte. I ladri sono entrati dal retro, dove hanno divelto una finestra antisfondamento e usato una panca di legno appoggiata sulla parete come rampa. Una volta entrati nel magazzino “Caspita“, hanno messo fuori uso il sistema di allarme e hanno buttato giù in parte due pareti in cartongesso raggiungendo la parete in cemento armato che li divideva dal Chiocchetti Moto. E qui sono riusciti a praticare un enorme foro, quanto basta per far passare una persona, accedendo così facilmente alla rivendita di moto.
Il bottino complessivo del doppio raid ammonta a materiale elettronico e accessori vari, oltre al denaro contenuto nelle casse dei due negozi, dove sono state sfondate ben quattro pareti. I malviventi hanno anche danneggiato la sala server del Chiocchetti Moto dove sono presenti il sistema di video sorveglianza e il sistema centrale di allarme. Prima di fuggire, i ladri hanno anche avuto il tempo di imbrattare con vernice spray la parete di un ufficio del negozio Caspita.
“Molto probabilmente – spiegano da Chiocchetti - si è trattato di un colpo organizzato con anticpo e nel dettaglio. Hanno dovuto a sfondare un muro in cemento armato. Evidentemente si tratta di professionisti“. Sul posto è intervenuta appunto la polizia che ha trovato una scala appoggiata a una finestra sul retro del Caspita e il vetro rotto. La Polizia Scientifica ha effettuato i rilievi alla ricerca di elementi utili per le indagini, ma la banda sembra aver agito con estrema “professionalità“ senza lasciare particolari tracce.
Oltre al bottino piuttosto ingente, va considerato anche l’ammontare dei danni causati all’interno delle due attività, con lo sfondamento delle pareti e il danneggiamento della sala server con il sistema di video sorveglianza.
Paolo Pacini