REDAZIONE LUCCA

Due visioni e lo scontro per l’acqua

Segue dalla prima di Francesco Meucci Di Gaia, della sua governance e della sua gestione, non aggiungiamo poco a quanto già detto. Salvo...

Segue dalla primadi Francesco MeucciDi Gaia, della sua governance e della sua gestione, non aggiungiamo poco a quanto già detto. Salvo ricordare che chi davvero dovrà poi firmare – ovvero il sindaco di Lucca, Mario Pardini, per il tramite di Marco Porciani, presidente di Lucca Holding, la società proprietaria della parte pubblica di Geal – mette la mani avanti parlando di “approfondita analisi economica ed industriale“ prima di un eventuale acquisto di quote societarie. Il che conferma come certe perplessità che da più parti si sollevano, forse un briciolo di fondamento ce l’hanno. Vedremo.

Nel frattempo, c’è da notare come siano saltati tutti gli steccati politici. Soprattutto a sinistra, dove nel Pd sono emerse posizioni che spiegano tanto: tutti i sindaci che stanno dentro Gaia vogliono – senza se e senza ma – l’arrivo di Geal nella compagine societaria (e questo qualcosa vorra pur dire). Di contro, quasi tutti i Pd della Piana – che non hanno un interesse diretto alla questione, essendo dentro Acque spa, il gestore dell’area pisana – spingono per la proroga di Geal, come previsto dalla proposta di legge di Baldini (Lega) che è incagliata grazie ai veti incrociati del Pd (ma guarda un po’) in Regione. E chi spinge per la proroga non lo fa per un interesse di cassa o per monetizzare ora e subito il capitale di Geal, ma per sfruttare i due anni per costruire un ambito unico della provincia di Lucca che, nei futuri assetti regionali, avrebbe un peso significativo. A differenza di adesso dove la sola Lucca e la sua Geal sono un bel boccone da sbranare. Sta qui il succo di questa battaglia: tra chi guarda in casa sua e chi invece ha una visione ampia e di prospettiva; tra chi prova a costruire intorno all’acqua di Lucca un nuovo modello di gestione pubblica, ma con criteri manageriali, e chi invece l’acqua di Lucca è pronto a ‘regalarla‘.

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